Uno stabile di 49 vani adibiti a uffici è stato sequestrato dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani. Si tratta dell’ennesimo bene riconducibile alla famiglia mafiosa di Castelvetrano e, nello specifico, al boss latitante Matteo Messina Denaro. L’immobile del valore di 1 milione e 200mila euro è sito in via Mazzini, a Trapani, e appartiene a Vito Signorello, ex calciatore e insegnante di educazione fisica arrestato nel 2011 e successivamente condannato per associazione mafiosa.
Il sequestro di oggi si unisce a quello dell’ottobre 2013, quando – nell’ambito dell’operazione Campus Belli, che portò anche all’arresto dell’allora sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà – vennero apposti i sigilli a beni per un ammontare di 38 milioni di euro. L’inchiesta aveva messo in luce gli interessi della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara e in particolare le conflittualità interne tra i gruppi legati rispettivamente a Leonardo Bonafede, al quale sarebbe stato legato Signorello, e Francesco Luppino. Una disputa che tuttavia, avevano sottolineato dagli inquirenti, non impediva alle due fazioni di rimanere unite nello sfruttamento delle principali attività economiche del territorio.
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