Un ragazzo di 18 anni è finito ai domiciliari, con l’obbligo di tenere il braccialetto elettronico, perché sarebbe responsabile di due rapine a Trapani, a danno di altrettanti minori. Sempre con la stessa dinamica: individuare la vittima minorenne, minacciarla ed impossessarsi del denaro contante o degli altri oggetti di valore.
Le indagini della polizia e dei carabinieri sono partite dalle denunce delle vittime. Gli episodi contestati sono due: il sette febbraio in via Pitagora un ragazzino è stato avvicinato da due sconosciuti, di cui uno – il 18enne arrestato oggi – armato di pistola. I rapinatori, dopo averlo minacciato, gli hanno rubato il telefono cellulare. Il giovane non avrebbe opposto resistenza, per poi denunciare il fatto alla sala operativa della Questura.
Pochi giorni dopo si è verificato il secondo episodio, questa volta su un autobus di linea, nella zona di via Marconi. In questo caso il rapinatore sarebbe stato accompagnato da più giovani, avrebbe avvicinato un minore che viaggiava sul mezzo pubblico e, dopo averlo ripetutamente schiaffeggiato davanti a tutti, si è fatto consegnare dieci euro. La vittima ha denunciato l’episodio ai carabinieri.
Le indagini, che si sono avvalse di numerose testimonianze e dei filmati dei sistemi di videosorveglianza di diversi esercizi commerciali della città, hanno portato a individuare il 18enne A.A., residente nella frazione ericina di Casa Santa, già noto alle forze dell’ordine. Su disposizione del locale Tribunale, il ragazzo è stato posto ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
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