Tolleranza zero contro il razzismo allo stadio. Un tifoso della Cremonese è stato sottoposto a Daspo per cinque anni per gli insulti rivolti all’attaccante del Trapani M’bala Zola, al termine della partita dello scorso 25 settembre. «Scimmia di merda» è la frase che il 41enne D.F. ha urlato contro il calciatore. Ma ad ascoltarla c’erano anche gli agenti della Questura di Trapani che, grazie ai video della polizia scientifica, sono riusciti a individuare l’autore e a punirlo severamente.
Non un coro, bensì un singolo tifoso e una frase specifica. I poliziotti della Digos in un mese di indagini sono stati capaci di identificare il responsabile. Il 41enne, dopo il triplice fischio dell’arbitro, si è avvicinato al tunnel che conduce gli atleti negli spogliatoi e, non appena è passato Nzola, lo ha insultato. Una frase ignobile che è stata sentita anche da alcuni tifosi granata, finendo per diventare oggetto di discussione anche su alcune pagine social dei supporter trapanesi, tutti in difesa del calciatore.
L’ultras della Cremonese dovrà quindi rimanere cinque anni lontano dagli stadi con obbligo di firma in questura durante le partite della squadra lombarda. In un momento in cui gli insulti e i cori razzisti negli stadi italiani si moltiplicano, dalla A alle serie minori, quello di Trapani rappresenta un caso virtuoso di pronta reazione da parte delle autorità competenti.
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