Trapani, il gregge investito è solo l’ultimo caso Sbarre non si abbassano al passaggio dei treni

Il gregge di pecore travolto da un treno lungo la tratta ferroviaria che collega Marsala a Mazara del Vallo è solo l’ultimo dei tanti incidenti e dei problemi che vedono protagonista, nel Marsalese, le ferrovie. Se nel caso delle pecore travolte e uccise la responsabilità non può che addebitarsi al pastore, che ha condotto i poveri animali in quella zona, e comunque non è riuscito ad impedirne l’attraversamento dei binari proprio mentre sopraggiungeva il convoglio, diversa la situazione in tanti altri casi. 

Pare, infatti, a detta di tanti marsalesi, che «poco udibile» sarebbe il segnale acustico che avverte dell’imminente abbassamento delle sbarre ai passaggi a livello. Secondo alcuni testimoni, infatti, sarebbe addebitabile anche a questo (oltre che, probabilmente, ad una componente di imprudenza da parte di chi era alla guida) il grave incidente che lo scorso 5 dicembre ha visto protagonista, in contrada Pispisia, una donna al volante di una utilitaria. La donna, infatti, dopo essere arrivata sui binari, si è vista abbassare davanti la sbarra che era dall’altra parte. Il treno l’ha travolta ed rimasta viva per miracolo. 

C’è, poi, la questione dei ripetuti casi, sempre nei tratti di ferrovia tra Mazara e Marsala e tra Marsala e Trapani, delle sbarre che non si abbasserebbero al passaggio dei treni. Con il rischio di mortali incidenti. Casi più volte immortalati da foto scattate da sbigottiti automobilisti. Spesso, quando il macchinista se ne accorge, fa procedere il convoglio a bassa velocità. Ma ciò non annulla i potenziali rischi. 

Lo scorso anno, l’ufficio stampa Sicilia di Rete Ferroviaria Italiana ha spiegato che «i sistemi di sicurezza collegati alla gestione della circolazione rilevano l’anormalità e i segnali per i treni si dispongono automaticamente a luce rossa, provocando la fermata del treno stesso e la ripresa della corsa solo ad anormalità cessata». Bollando, poi, come «illazione» il mancato funzionamento delle barriere come conseguenza di tagli alle spese e affermando, infine, che «nella stragrande maggioranza dei casi» il malfunzionamento delle sbarre dei passaggi a livello è dovuto a non meglio specificati «danneggiamenti causati dagli utenti della strada anche per mancato rispetto del Codice stradale». 

Quindi, per Rfi, non è un problema di manutenzione degli impianti e dei congegni elettronici che si attivano prima e dopo il passaggio dei convogli. Non è stato spiegato, però, come gli utenti della strada (automobilisti, camionisti, scooteristi) danneggiano i delicati impianti. Quello che è certo è che, purtroppo, nel Marsalese, di casi di passaggio di treni, seppur a bassa velocità, a sbarre alzate se ne sono verificati diversi negli ultimi anni.

Antonio Pizzo

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