Un venditore ambulante marocchino, residente a Trapani, è stato espulso perché sospettato di gravitare nell’area dell’estremismo islamico. Secondo le indagini della Digos, il 42enne avrebbe manifestato l’intenzione di investire con un’auto i clienti di un esercizio pubblico e di aggredirli armato di un coltello.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, il soggetto era malvisto anche dalla comunità islamica locale, perché giudicato pericoloso. L’uomo avrebbe mostrato segni di particolare fanatismo settario e alterazione psicologica, situazione accentuata dall’abuso di droga. Il provvedimento di espulsione è stato firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, per motivi di sicurezza dello Stato.
In particolare, il 42enne marocchino – con precedenti penali per ricettazione, commercio di prodotti falsi e guida di veicolo in stato di ebbrezza – sarebbe emerso di recente nell’ambito dell’attività di intelligence di contrasto all’estremismo di matrice islamista. L’uomo è stato rimpatriato, con accompagnamento in Marocco, con un volo decollato dall’aeroporto di Palermo, diretto a Casablanca.
È la prima espulsione del 2018, mentre dal gennaio del 2015 sono 238 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese.
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