Tre auto appartenenti ad agenti di polizia penitenziaria sono state danneggiate nella notte all’interno del parcheggio del carcere di Trapani.
Approfittando del buio e dell’assenza di telecamere di videosorveglianza funzionanti, gli autori del raid vandalico sono riusciti facilmente ad entrare all’interno del parcheggio, scavalcando il muro di cinta dal lato del viale della Provincia dove la ringhiera è completamente divelta.
Sul posto è intervenuta la scientifica che avrebbe trovato delle tracce di sangue. Solidarietà è stata espressa dal segretario regionale della Uilpa Gioacchino Veneziano. «Sono anni che denunciamo le tantissime falle nel sistema di sicurezza delle carceri di Trapani, aggravate dalla carenza di personale – sottolinea il sindacalista – Quello di oggi è l’ennesimo episodio grave avvenuto all’interno dell’Istituto. Sarebbe necessaria una visita da parte del capo del dipartimento per verificare come è stata amministrata in questi anni la struttura».
Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinamento regionale del Sinappe con una nota indirizzata ai vertici dell’amministrazione penitenziaria e alla direzione della casa circondariale di Trapani. «Un’altra azione, a distanza di due anni dall’incendio dell’autovettura di un assistente capo della polizia penitenziaria, che fa riflettere – dice Rosario Mario Di Prima, coordinatore regionale del Sinappe – nel territorio in cui la criminalità organizzata ha un peso assai rilevante. Non possono essere sottovalutati simili episodi sicuramente di matrice criminale che si sommano alle diverse azioni contro la polizia penitenziaria».
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