Trapani, castello Colombaia tra i beni da affidare ai privati «Servono tanti soldi, speriamo arrivino investitori stranieri»

C’è anche il castello della Colombaia di Trapani tra i nove immobili pubblici inseriti nel progetto Valore Paesi Fari, promosso dall’Agenzia del Demanio e giunto quest’anno alla quarta edizione. Rispetto agli anni passati, l’iniziativa si amplia con edifici di Comuni e Regioni, che gestiranno i bandi con il supporto dell’Agenzia. Le gare si chiuderanno il 27 novembre prossimo

Il bando per il recupero del castello della Colombaia, emblema della città di Trapani divenuto negli anni anche simbolo del degrado e dell’abbandono, dovrebbe essere pubblicato a breve dalla Regione, che da anni gestisce l’ex carcere e dovrebbe prevedere la realizzazione di un polo museale nella parte della torre e attività turistico-culturali nella zona dei magazzini. Una notizia che ha ricevuto l’approvazione dell’associazione Salviamo la Colombaia, presieduta da Luigi Bruno, che da anni si occupa di sensibilizzare le istituzioni per il recupero della fortezza medievale. «Ho avuto notizia di questo bando che la Regione dovrebbe pubblicare a breve. Notizia – afferma Bruno – che l’associazione ha accolto con gioia, nella speranza che possa essere la volta buona e che finalmente la Colombaia possa essere recuperata e restituita alla città». 

Il progetto di trasformare la torre in museo e aprire le strutture alla ricezione turistica per divenire realtà avrà bisogno di qualcuno che metta in campo le risorse necessarie. «Bisogna vedere – prosegue il presidente di Salviamo la Colombaia – chi sarà disposto a investire per il recupero dell’antica fortezza. Le somme sono ingenti. Il nostro augurio è che a vincere il bando possa essere qualche società internazionale che sappia come utilizzare al meglio i fondi europei». 

Dopo i lavori di messa in sicurezza nel 2014, successivi al passaggio della proprietà della Colombaia alla Regione, avvenuto nel 2011, l’impianto di illuminazione ha funzionato solo per poche settimane. Di recente si sono verificati numerosi episodi di vandalizzazione e l’isolotto su cui sorge l’antica fortezza di notte viene inghiottito dal buio. Come se non bastasse, le vetrate della torre sono in frantumi e l’edificio presenta parecchi danni strutturali. Problematiche che, nel corso degli anni, sono stati rattoppate con periodici interventi che ne hanno permesso la fruizione, ma che di fatto hanno lasciato la Signora, così come viene chiamata in città, sempre più da sola.

Pamela Giacomarro

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