Far luce sulla tragedia di Monte Gallo per verificare l’esistenza di eventuali responsabilità. La Procura di Palermo vuole vederci chiaro e, per questo motivo, ha aperto un’indagine sulla morte di Ornella Paltrinieri, l’anziana 88enne, schiacciata, mentre dormiva, da un masso che si è staccato, a causa delle violente piogge, da un costone della montagna che sovrasta Mondello. L’indagine, coordinata dal pm Nino Di Matteo, dovrà accertare se l’abitazione, in cui la donna viveva, è stata costruita nel rispetto delle normative edilizie, se la zona è a rischio ed, eventualmente, se siano state adottate misure per mettere in sicurezza il costone. Sono in corso accertamenti per verificare se altre abitazioni siano a rischio.
Nel pomeriggio il sindaco Leoluca Orlando ha firmato un’ordinanza che prevede lo sgombero cautelativo di alcune famiglie residenti nella via Calpurnio e in alcune vie limitrofe. Una società di rocciatori, su disposizione di Palazzo delle Aquile che ha disposto un provvedimento di somma urgenza, svolgerà un’ispezione del costone. Insieme a loro in azione ci sarà anche una seconda squadra ingaggiata dalla Protezione civile regionale. Il vice sindaco Emilio Arcuri, che ha anche la delega alle Infrastrutture e alla Protezione civile, ha costituito stamattina una Commissione interna che nei prossimi giorni sottoporrà a verifica tutte le procedure e i passaggi del bando relativo ai lavori di messa in sicurezza del costone.
«I lavori saranno definitivamente assegnati nei prossimi giorni al termine di un iter approvativo reso particolarmente lungo e complesso dalla normativa nazionale vigente in materia». Nelle scorse settimane il primo cittadino aveva chiesto, durante un incontro al ministro Delrio, la costituzione di un tavolo permanente di confronto col Governo nazionale sulle grandi opere, fra cui quelle legate alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico ed idraulico.
Intanto, arrivano i primi commenti a caldo sulla vicenda. Per il segretario provinciale di Sel Palermo Simone Di Trapani si tratta di «una tragedia annunciata. Da anni le abitazioni di Mondello e dell’Addaura sono minacciate – dice – quando non direttamente distrutte, dal crollo di rocce dei costoni di Monte Gallo e Monte Pellegrino. Ma a parte piccoli interventi emergenziali non è mai stato fatto nulla». Secondo l’esponente Sel tutta quella zona è «a fortissimo rischio idraulico e idrogeologico – conclude – non si può continuare a ignorare il problema».
A puntare il dito contro una mancata prevenzione è il vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Vincenzo Figuccia: «I siciliani devono fare ancora una volta i conti con la devastazione di un territorio a gravissimo rischio di dissesto idrogeologico, nei confronti del quale da troppo tempo le istituzioni nazionali e locali non dedicano sufficiente attenzione». Secondo Figuccia servono investimenti seri che consentano innanzitutto una mappatura aggiornata e completa del rischio in tutta la Regione «quindi gli interventi secondo una lista di priorità. Renzi e Crocetta – conclude – prendano finalmente coscienza dell’emergenza chiamata Sicilia».
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