Una ecatombe. Sono già 211 i copri recuperati a Lampedusa, dopo il terribile naufragio di giovedì scorso. Tra di loro anche sei bimbi. Il recupero delle vittime è ripreso stamattina dopo un giorno di pausa, a quanto pare, dovuto alle condizioni del mare.
Le scene che arrivano dall’Isola sono da film dell’orrore. Nell’angar dell’aeroporto file di corpi distesi e coperti di teli in attesa di sepoltura, o nelle bare che continuano ad arrivare sulla nave da Porto Empedocle. Vengono fotografati per eventuali riconoscimenti. I soccorritori raccontano di non avere mai visto niente di simile. Per questo, durante il loro macabro lavoro, sono affiancati anche da psicologi.
I sub hanno raccontato che ci sono ancora pile di corpi ammassati dentro il relitto. E i conti sono presto fatti: sul barcone viaggiavano circa 500 migranti. I superstiti sono 155. Ne mancano almeno 150 e sono lì. A 50 metri di profondità, di fronte l’isola dei Conigli, dove la barca è affondata.
Intanto dopo le polemiche, sulla strafottenza dell’Ue, il Premier Enrico Letta, ha annunciato che mercoledì arriverà sull’isola il Presidente della Commissione europea, Manuel Barroso. Un’altra passerella? Vedremo.
Ciò che è certo è che la Guardia Costiera respinge ogni accusa di ritardi nei soccorsi: “Siamo partiti immediatamente quando abbiamo ricevuto la segnalazione- ha detto il Comandante, Filippo Marini. Che ha aggiunto: “Sgombriamo il campo dagli equivoci. I nostri radar non ci dicono che tipo di imbarcazione è e chi c’è sopra. Segnalano la presenza di barche che potrebbero essere pescatori o qualsiasi cosa. Non ci dicono se sono migranti o addirittura in difficoltà. Di solito sono loro stessi che ci chiamano con i telefoni satellitari. Questa volta non è successo. Come sappiamo hanno acceso un fuoco per segnalare la loro presenza. E non appena chi li ha avvistati ci ha chiamato sono scattati i soccorsi”.
La tragedia non ferma gli sbarchi. Stamattina sono arrivati altri due barconi con 363 migranti tra Pozzallo e Siracusa.
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