Santa Croce Camerina, la tragedia del bimbo ucciso Strangolato e gettato nel canale, esclusa violenza sessuale

Andrea Loris Stival è morto per asfissia da strangolamento. Solo dopo è stato buttato giù dal canalone. E’ quanto emerge dai risultati dell’autopsia sulla tragedia di Santa Croce Camerina. «Al momento – comunica il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia – si escludono segni di violenza a scopo sessuale sul corpo del piccolo Loris». La notizia di presunta violenza sessuale era circolata sin dalle prime ore della giornata ma al momento risulta infondata. Le cause della morte del piccolo Loris sono state accertate dall’autopsia eseguita dal dottor Giuseppe Iuvara e da accertamenti eseguiti sul posto dalla Polizia Scientifica di Ragusa. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il bambino sarebbe stato prelevato davanti a scuola da qualcuno che conosceva, per poi salire su un’auto. Andrea Loris sarebbe stato strangolato non lontano da dove è stato trovato il suo corpo e lanciato da un’altezza di circa 3-4 metri. Dinamica che viene ricostruita dalle lesioni causate dalla caduta nel canalone e, secondo il medico legale, prodotte dopo la morte. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura e ai carabinieri di Ragusa.

Come si ricorderà, Andrea Loris Stival è stato trovato morto sabato pomeriggio in un canalone di cemento di contrada Grotte, fra Santa Croce Camerina e Punta Secca. Adesso che l’autopsia ha chiarito le cose è scattata la caccia all’uomo che ha prelevato il bimbo a scuola e che Loris evidentemente conosceva bene. Un vertice è in corso nella procura di Ragusa tra il capo dell’ufficio Carmelo Petralia, il pm Marco Rota e gli investigatori. «Abbiamo mandato a Ragusa i nostri migliori investigatori per trovare l’assassino del piccolo Loris. Ogni strada sarà battuta», ha twittato dal suo account il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

Una bambina di 10 anni, stamane davanti la scuola elementare Falcone-Borsellino, la stessa che frequentava Loris Stival, ha detto di aver visto «Loris sabato mattina. E’ sceso dall’auto della mamma ed è andato verso il chioschetto per comprare il panino. Poi mi sono allontanata e non l’ho più visto». Davanti alla scuola molti bambini ricordano Andrea Loris: «Era vivace, gli volevano bene». Una madre si rivolge alla preside Giovanna Campo: chiede perché non c’è il servizio di vigilanza attivato lo scorso anno. La preside risponde: «Questo servizio non c’e’ più. Vedremo però nei prossimi giorni cosa è possibile fare». La sindaca Franca Iorato precisa «che ci sono sempre tre vigili urbani che garantiscono il servizio, lo scorso anno avevamo il servizio di pre-scuola, legato anche all’autobus scolastico, ma quest’anno non è ancora partito perché abbiamo attrezzato un nuovo pulmino. Verificheremo questa esigenza e cercheremo di organizzare al meglio». La preside parla con i cronisti davanti al cancello della scuola ma non permette di entrare: «Devo tutelare i bambini e garantire la loro serenità ci faremo aiutare dalla polizia e dalle istituzioni scolastiche per assicurare un sostegno psicologico in questi giorni difficili».

E’ stata una notte di lavoro per gli investigatori di polizia e carabinieri che indagano sulla morte. Completata oggi l’autopsia sul corpo del bimbo, iniziata ieri. La Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti, «a scopo cautelare e senza indagati». Continuano le ricerche, inoltre, sullo zainetto del bambino, un ovetto di colore blu, con la scritta Toy Story. Ieri sera la polizia di Ragusa ha sequestrato l’auto del cacciatore che ha trovato il corpo del bambino, Orazio Fidone. Un sequestro dovuto al fatto, chiariscono fonti investigative, che «l’auto del cacciatore era in zona e tutta l’area del ritrovamento è sotto sequestro». «Rifarei quello che ho fatto non una, ma cento volte», afferma Fidone. «Non mi pento di essermi alzato dalla poltrona, di aver preso la macchina e di essere andato a cercarlo – prosegue – anzi, mi meraviglio di come qualcun altro non abbia pensato a quel posto». Dopo il lungo interrogatorio al quale è stato sottoposto «ho ricevuto la solidarietà di tutta la cittadinanza per lo stress al quale sono sottoposto da giorni, la gente mi chiama per sapere come sto, ma io sto bene, bisogna pensare a capire cosa è successo veramente. Non so se dietro ci sia qualcuno, so soltanto che è una vera disgrazia».

Nessuna pista è esclusa, né quella dell’orco, né quella di un possibile «bullismo di paese», o di un gioco finito male. A testimonianza delle paure che il piccolo paese ragusano sta vivendo, le parole del Parroco di Santa Croce Camerina che ieri, durante l’omelia domenicale, ha affermato: «Bambini, state sempre insieme e se vedete qualcosa di strano, chiamate subito gli adulti».

«Vivo a Santa Croce da anni e finora in paese c’è stata molta vicinanza nei confronti degli stranieri – dice una donna di origine tunisine che stamattina ha accompagnato il figlio nella stessa scuola di Loris – spero che questo brutto episodio non cambi lo spirito di accoglienza di questa comunità».La sindaca sottolinea che «questo è un paese sereno, normale, un paese che all’improvviso si riscopre fragile». Domani alle 12 è previsto un minuto di silenzio in tutti gli uffici regionali per decisione del governatore Rosario Crocetta. 

Redazione

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