Un giorno da turisti dentro la base dell’aviazione militare di Sigonella, da dove adesso potrebbero partire i droni che gli Stati uniti d’America intendono impegnare nella lotta all’Isis. Per il Touring club di Catania, che ha promosso la visita, si tratta di «una giornata a stelle e strisce». Per il Comitato No Muos – No Sigonella è invece «un tour all’interno della base della morte». L’appuntamento era in calendario per sabato ma, dopo le polemiche dei giorni scorsi, oggi è stato rinviato a data da destinarsi. Ufficialmente per «ragioni organizzative», spiegano dall’ufficio stampa del polo militare.
«Invece di proporre come meta turistica la capitale dei droni, che tra poco verrà ulteriormente potenziata – dice l’attivista Alfonso Di Stefano – il Touring club dovrebbe valorizzare le vere risorse del territorio siciliano, per collaborare a farle divenire la principale fonte di occupazione della nostra terra». La proposta avanzata dall’associazione no profit di viaggi era stata programmata prima che il Wall street Journal desse la notizia dell’intesa, tra Italia e Usa, sulla disponibilità a fare partire dalla base di Sigonella gli aerei a controllo remoto. Che potrebbero essere usati per combattere il terrorismo dell’Islamic state nel nord dell’Africa e in Libia. Una novità «che non c’entra nulla con le ragioni del rinvio», spiegano dal Touring club. Dal quale, tra l’altro, assicurano: «Le adesioni arrivate, fino a ieri, erano parecchie».
Sulla natura dell’intoppo che ha fatto saltare l’appuntamento non vengono forniti dettagli: «A noi – spiegano dall’ufficio stampa di Sigonella – l’associazione ha solo comunicato che l’incontro era stato annullato per motivi organizzativi». Che non avrebbero avuto nulla a che vedere con la protesta portata avanti dal Comitato No Muos – No Sigonella: «Saremmo stati pronti a inviare una delegazione ufficiale per sottolineare il nostro atto di denuncia – riprende Di Stefano – Da anni ci battiamo per la smilitarizzazione di Sigonella e la riconversione in aeroporto civile internazionale».
Il programma della gita prevedeva una passeggiata lungo la pista, con mostra dei pattugliatori marittimi e dei droni che atterrano e decollano dalla base. Poi era previsto un incontro con un reparto dei Marines predisposto alle operazioni anti-terrorismo. A seguire, ci sarebbe stata una dimostrazione di come si disinnesca una bomba. Nel pomeriggio, infine, visita delle aree ricreative all’interno del villaggio che ospita i militari e le loro famiglie. «Nulla di diverso dal percorso seguito, periodicamente, dalle scolaresche e dalle altre comitive che visitano sia il lato italiano che quello americano della base», conclude l’ufficio stampa della stazione dell’aeronautica.
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