Nemmeno le ferie estive fermano i deputati del Partito dei Siciliani-Mpa, Toti Lombardo e Vincenzo Figuccia
Niente riposo per i parlamentari regionali del Partito dei Siciliani-Mpa. Toti Lombardo non dà tregua al Governo sugli Albi per le nomine, mentre Vincenzo Figuccia attacca il presidente Rosario Crocetta, accusandolo di perdere tempo con i tatticismi del rimpasto della Giunta invece di governare lIsola.
“Apprezziamo quanto deliberato dalla Giunta regionale – dice Toti Lombardo – in merito alla creazione degli Albi da cui attingere per le nomine di competenza regionale ed al recepimento della normativa nazionale circa le modalità di nomina, mediante sorteggio, dei Revisori dei conti degli enti locali”.
Lombardo junior (Toti è figlio dellex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo) precisa che le stesse norme sono contenute nella proposta di legge che il suo gruppo parlamentare ha depositato all’Ars il primo di agosto. Ben prima, insomma, deliniziativa del Governo.
“Siamo certi – commenta il parlamentare – che Crocetta ha tratto spunto da quella proposta per l’ultima delibera di Giunta, visto che ne ricalca in larga parte l’impianto e il contenuto”.
“Ricordiamo però al Governatore – prosegue il parlamentare regionale – che il nostro disegno di legge prevede anche il divieto di conferimento di incarichi a parenti o affini entro il secondo grado di deputati ed assessori regionali, questo sì assolutamente in linea con la Costituzione in quanto palese espressione del principio di imparzialità della Pubblica Amministrazione”.
“Sentendoci ovviamente ringalluzziti da quanto ha sacralmente dichiarato Crocetta in conferenza stampa – prosegue ironicamente Lombardo – siamo certi che il Governo non farà mancare il suo sostegno all’emendamento che certamente proporremo per la revoca di tutte le nomine già effettuate da Crocetta”.
In effetti, checché ne dicano i giuristi di Palazzo dOrleans, tutte le nomine di dirigenti regionali – interni ed esterni allamministrazione regionale – in società o enti partecipati dalla stessa Regione siciliana sono illegittime, a norma del decreto legislativo n. 39 di questanno.
“Al di là delle battute – conclude Lombardo – al Presidente della Regione rivolgiamo un invito: si fermi e rifletta. Eviti il solito fracasso di tavoli tecnici, figuracce con il Commissario dello Stato, dichiarazioni a mezzo stampa e minacce più o meno velate all’Assemblea regionale; chieda, piuttosto, la trattazione urgente del nostro disegno di legge: scoprirà che il Parlamento siciliano funziona e che molto spesso proprio dal Parlamento, ed in questo caso dal Partito dei Siciliani, arrivano le proposte migliori per cambiare in meglio la nostra terra”.
Vincenzo Figuccia, altro parlamentare degli autonomisti si sofferma sul rimpasto della Giunta di Crocetta. “Il balletto del rimpasto sì, rimpasto no – dice Figuccia – è la perfetta conclusione di un mese di agosto trascorso inseguendo la mancanza di produttività
e concretezza del Governo e del Governatore Crocetta. Come è normale che sia quando non si possono dare, perché non si è capaci di dare, risposte concrete ai problemi del territorio e dei cittadini, si svia l’attenzione dell’opinione pubblica, avviando una discussione del tutto inutile per i cittadini”.
“E davvero triste – aggiunge il parlamentare autonomista – assistere a questo spettacolo fatto di caccia a poltrone, calcolo di tessere, tattiche pre-congressuali: mentre la Sicilia affoga in una crisi senza precedenti, un piccolo esercito di nani della politica si muove senza neanche rendersi conto di ciò che accade attorno. La verità è che Crocetta non ha una vera maggioranza parlamentare e tira a campare giusto per fare annunci dopo annunci e proporre leggi ai limiti del ridicolo”.
Figuccia lancia una proposta al Presidente della Regione e al Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “A questo punto si impone che il Presidente Crocetta, anche se non dipende dal voto di fiducia dell’Assemblea, si presenti all’Ars per spiegare quali saranno le linee d’azione e di proposta del Governo a partire dalla ripresa autunnale. Al Presidente Ardizzone, che pure in queste settimane ha mostrato grande attenzione per il ruolo dell’Assemblea, ma che certamente non può assecondare il caos istituzionale promosso dal Governatore, chiedo che convochi l’Ars ben prima del 18 settembre. Di fronte alla gravissima crisi che attanaglia i siciliani e di fronte al sempre maggiore rischio che la Sicilia sia chiamata a restituire milioni e milioni di euro all’UE per la mancata o non corretta spesa, non è moralmente accettabile che l’Assemblea continui le sue ferie”.
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