Toponomastica, proposta per eliminare via Cesare Lombroso Anastasi: «Al suo posto Elio Romano o Costantino Carrozza»

«Elio Romano e Costantino Carrozza, due grandi catanesi che hanno lavorato e vissuto nella zona di piazza Lanza, sarebbero degni di avere una via dedicata al posto di quella dedicata a Cesare Lombroso, scienziato che ha contribuito alla denigrazione del Sud con il suo lavoro». Lo afferma Sebastiano Anastasi, consigliere comunale del gruppo Grande Catania e membro della commissione toponomastica. Anastasi sollecita il sindaco Enzo Bianco ad una nuova convocazione della commissione che affronti la questione legata al fondatore dell’Antropologia criminale

«Certamente grande scienziato – continua – ma portatore di una visione del Meridione come inferiore antropologicamente sin subito dopo l’unità d’Italia». Per Anastasi, dunque, «bisogna fare in modo che strade e piazze del capoluogo etneo vengano dedicate a personaggi della Storia, della cultura e dell’arte veramente meritevoli e attinenti con la storia della città». Il pittore Elio Romano e l’attore Costantino Carrozza sarebbero «entrambi perfetti, accomunati anche da aver rispettivamente vissuto e lavorato nella zona dove si trova la strada».

La via Lombroso si trova infatti nel quartiere Cibali, e unisce via Cesare Beccaria e la via Ferrante Aporti, a poca distanza dall’ingresso dello stadio Angelo Massimino. «Romano – prosegue Anastasi – è morto venti anni fa, ma ha vissuto quasi tutta la sua vita in piazza Lanza, dove ha lavorato ed è diventato uno dei maggiori pittori italiani del ‘900, a livello di Morandi». A poche decine di metri da lì Costantino Carrozza –  che è diventato famoso negli ultimi anni per i suoi ruoli nel film Malena, in Monalbano e in Squadra antimafia – «ha diretto per oltre vent’anni il Teatro Valentino – continua il consigliere – realtà che nonostante le difficoltà resiste e prosegue il suo lavoro».

 Sia Romano che Carrozza sono nati fuori Catania, rispettivamente a Trapani e Messina, «ma sono a tutti gli effetti catanesi, e in generale personaggi ben più degni di una strada intitolata rispetto a Lombroso – aggiunge Anastasi- che riteneva che al Sud sono concentrate troppe “fossette occipitali mediane”, e vivesse una “razza maledetta”, promuovendo tribunali militari e la legge “Pica” per la repressione del brigantaggio». 

Secondo Anastasi la nuova intitolazione della strada a uno dei due artisti sarebbe peraltro «perfettamente in linea al lavoro svolto finora dalla commissione toponomastica: abbiamo sostituito la via Enrico Cialdini – generale legato al massacro di Pontelandolfo e Casalduni, a metà ‘800 -, con quello dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, milanese ma simbolo dell’antimafia. Abbiamo dedicato una strada anche a Géza Kertész, eroe di cui tutti avevamo perso memoria. Credo sia giusto fare una operazione che preservi la memoria di questi due grandi catanesi», conclude.

Leandro Perrotta

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