Ieri il caos, oggi il sopralluogo dei tecnici. Continua però a impensierire gli automobilisti etnei il cantiere, in viale Andrea Doria, per il progetto intitolato Sistemazione a verde artistico e architettonico della rotatoria del tondo Gioeni. «L’impatto sul traffico è stato massimo – ammette l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Bosco – Anche se io e il sindaco Enzo Bianco abbiamo dato disposizioni precise per ridurre i disagi, in questa fase dei lavori è stato necessario mettere una recinzione nel tratto di confluenza di via Grassi pertanto il transito è stato poco agevole». Una struttura, la recinzione, di cui i vigili urbani non erano stati informati. «Ogni tanto si verificano degli scollamenti e, non avendo informazioni esatte, preferisco non commentare. Diciamo che abbiamo preso un gol ma cercheremo di pareggiare», dice Bosco.
Nella serata di ieri e nella mattinata di oggi, infatti, si sono registrate lunghe code di auto in via Lorenzo Bolano, viale Andrea Doria, viale Odorico da Pordenone e via Etnea. Un caos dovuto proprio all’inferriata utile ai lavori. «Il motivo della recinzione sta nella tipologia dell’opera: l’impresa sta cercando di eliminare speroni e armature di calcestruzzo poste in sommità del muro i quali – precisa il componente della giunta comunale – costituiscono un pericolo e un ostacolo all’attività degli operai». «Siccome la demolizione avviene dall’alto, abbiamo ristretto la carreggiata perché i sassi picconati potrebbero colpire le automobili in transito», continua l’amministratore cittadino. Secondo il quale, l’impresa che si è aggiudicata per circa 660mila euro l’opera – la ditta Giuseppe Capobianco di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento – lavorerà «ventiquattr’ore su ventiquattro per un massimo di due giorni». Ragion per cui «al massimo nella giornata di giovedì la recinzione occuperà uno spazio minore rispetto a quello di questi giorni», sottolinea Luigi Bosco.
Nel frattempo, però, l’amministrazione comunale sta pensando a introdurre alcune modifiche sulla viabilità della zona interessata dai lavori per sei mesi circa, almeno da cronoprogramma. «Le auto provenienti da via Giovan Battista Grassi in direzione sud non potranno più proseguire fino alla Circonvallazione ma dovranno svoltare a destra lungo via Giovanni Grasso, da lì si immetteranno in via Pietra dell’Ova e successivamente in via Albertone fino a giungere in via Petraro e quindi in via Passo Gravina – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa di Palazzo degli elefanti – In questo modo si diminuirà in maniera considerevole il numero di auto in transito dal tondo Gioeni. La via Grassi in direzione nord non subirà alcuna modifica mentre il senso unico in via Albertone sarà invertito». Ma, precisa il comunicato, «la nuova viabilità sarà sperimentale».
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