Continuano gli effetti dell’inchiesta denominata The Terminal: sospeso dai pubblici uffici per sei mesi il bagherese Raimondo Giammanco, dirigente dell’Unità operativa edilizia privata del Genio civile di Palermo per rivelazione di segreto d’ufficio. Il suo nome è venuto fuori nell’ambito dell’inchiesta che ha svelato l’esistenza di una presunta associazione a delinquere all’interno della società concessionaria che da anni gestisce l’aeroporto, la Gesap: l’organizzazione avrebbe garantito in modo sistematico l’attribuzione diretta e fiduciaria degli incarichi riguardanti la progettazione delle opere di ammodernamento e adeguamento dello scalo aeroportuale, senza rispettare le norme sugli appalti. Gli appalti per il restyling dell’aeroporto Falcone e Borsellino sarebbero stati affidati sempre alle stesse ditte e senza seguire le procedure dettate dalla legge.
Le notizie rivelate da Giammanco riguarderebbero, secondo gli inquirenti, la circostanza che le autorità si fossero recate negli uffici del Genio civile dove lui lavorava per prendere copia di un incartamento contenente alcune informazioni su dei lavori da realizzare in una villa a Terrasini. Il proprietario di questa villa sarebbe Giuseppe Liistro, responsabile unico del procedimento di assegnazione di numerosi appalti all’aeroporto e coinvolto nell’inchiesta, attualmente ai domiciliari. Episodio, quello imputato a Giammanco, direttamente collegato a quanto contestato allo stesso Liistro e a Giuseppe Giambanco, docente alla facoltà di Ingegneria di Palermo colpito dalla misura del divieto di dimora a Palermo, riguardo la ristrutturazione della villa.
Le ricostruzioni fatte dai pm, infatti, hanno rivelato che Liistro, avvalendosi del suo ruolo di Dirigente responsabile dell’Area manutenzione della Gesap, avrebbe accettato da parte del docente la progettazione strutturale delle opere di ammodernamento da realizzare nella sua proprietà di Terrasini sotto forma di indebito favore. Giambanco si sarebbe anche fatto carico della direzione generale dei lavori presso la villa e del disbrigo di alcune procedure di autorizzazione presso gli uffici tecnici competenti. Allungano la lista dei personaggi coinvolti nell’inchiesta i nomi di Stefano Flammini, amministratore unico di F.G. Tecnopolo e Carmelo Scelta, l’ex direttore generale di Gespa Spa e già sottoposto, davanti al giudicie Walter Turturici, a un interrogatorio di oltre undici ore con i pm impegnati sul caso, Luca Battinieri e Claudia Ferrari.
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