Era il terrore delle banche della Lombardia, ma l’attività criminale di Ignazio Randazzo, sessantunenne palermitano, si era fermata a inizio 2014, quando grazie all’operazione “Banda del buco” era finito in carcere insieme ad altre quattro persone. Nonostante ciò il patrimonio personale dell’anziano risultava ancora sproporzionato per la sua rendita. Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Monza a mettere a segno a Palermo un sequestro di beni per 600 mila euro a carico dell’uomo, su cui pesano anche precedenti per associazione mafiosa.
Il provvedimento riguarda conti correnti, libretti postali a lui riconducibili e quattro appartamenti, tre ubicati nel capoluogo siciliano ed un quarto a Bagheria. I rapinatori erano stati tratti in arresto in flagranza a Buccinasco (Milano), nel febbraio 2014, presso la filiale della Banca Agricola Mantovana, erano stati successivamente riconosciuti responsabili di altre tre rapine, perpetrate ai danni di altrettanti istituti di credito della zona, la Banca Intesa San Paolo di Cusano Milanino (Milano), il Credito Artigiano e Valtellinese di Bresso (Milano) e la Banca Popolare di Milano di Senago.
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