Terremoto, tutte le scuole che lunedì non riaprono Nell’Acese disagi tra doppi turni e interventi urgenti

Poteva andare peggio per Zafferana e Santa Venerina, mentre a boccheggiare è l’Acese. Questo il quadro sulle difficoltà nelle scuole danneggiate dal sisma del 26 dicembre a poco più di 24 ore dalla ripresa delle lezioni dopo le vacanze di Natale. I Comuni sono impegnati a tamponare l’emergenza ricorrendo a doppi turni, chiusure totali ma a tempo e lavori in fretta e furia per garantire la continuità scolastica.

Acireale
Chiusi i plessi di Pennisi (scuola primaria) e Piano d’Api (scuola dell’infanzia). Gli alunni verranno ospitati nel plesso di Aci Platani e, per facilitare gli spostamenti, il comune starebbe lavorando per approntare un servizio navetta fra le frazioni. Lievi danni nei plessi di Guardia, Loreto e Santa Maria delle Grazie. Fin qui i problemi più o meno gestibili. Preoccupa invece la situazione dell’istituto Fuccio La Spina di via Monetario Floristella, dichiarato inagibile. Dove mandare i circa 500 iscritti? «Posticiperemo l’inizio delle lezioni, intanto valutiamo se utilizzare i doppi turni nel plesso Ferretti di via San Francesco Di Paola oppure di affittare delle aule di un istituto paritario che ci ha dato disponibilità di spazi», puntualizza il sindaco Stefano Alì.

Aci Catena
Tutto ok nelle scuole della cittadina, ad eccezione della primaria di via Francesco Strano che desta preoccupazione per delle «criticità su un corpo scala», fa sapere il sindaco Nello Oliveri. La ripresa delle lezioni è congelata fino al prossimo 13 gennaio. «Se non si riuscirà a intervenire in tempo, passeremo a dei doppi turni in via prudenziale, sempre nella stessa struttura», precisa il primo cittadino.

Aci Sant’Antonio
In via precauzionale è stato chiuso il plesso di via Cantagallo, considerato inagibile. Niente lezioni per gli alunni delle sezioni di elementare e materna lì ospitate, e non è chiaro dove verranno ospitate nel periodo emergenziale. «Sebbene la struttura non presenti criticità tali da poter essere considerata compromessa, al momento non va considerata agibile», precisa una nota del sindaco Santo Caruso. Altri tre plessi lunedì non riapriranno: «La presenza di piccole fessurazioni ha fatto sì che si decidesse per un’azione di natura prudenziale – spiega Caruso – e pertanto rimarranno chiusi fino a quando non verranno effettuati dei piccoli interventi di ripristino, ma è verosimile che nel giro di qualche giorno gli studenti rientreranno». Si tratta delle scuole di via Messina a Santa Maria La Stella (secondaria di primo grado), Lavinaio (primaria) e quella di via Gentile (infanzia). Per avviare i lavori, aggiunge il Comune, serve «attendere il via libera da parte del commissario della protezione civile regionale Calogero Foti, al quale a stretto giro verrà presentato il preventivo». 

Santa Venerina
Otto edifici scolastici su nove risultano in ordine e lunedì 7 gennaio saranno regolarmente aperti. «Le uniche difficoltà provengono dalla scuola dell’infanzia di Cosentini, chiusa per precauzione», spiega il primo cittadino Salvo Greco. I bambini verranno dirottati nel plesso di via Nuova, sempre nella stessa frazione. 

Zafferana Etnea
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Fleri, a un passo dalla zona rossa del sisma del 26 dicembre e dunque inagibile per «rischio indotto», verranno spostati transitoriamente nel plesso scolastico centrale di Zafferana. Non riaprirà, fa sapere l’amministrazione comunale, anche la scuola primaria della frazione Pisano: le lezioni per gli iscritti riprenderanno per il momento nell’ex collegio Sant’Anna di via Roma. Lezioni regolari, invece, nella scuola primaria di via Rossi a Fleri, diventata uno dei simboli del terremoto per aver ospitato subito dopo la scossa il centro d’accoglienza per gli sfollati

Un’altra buona notizia, infine, arriva da una scuola ferita da una calamità meno recente, ovvero il terremoto del 6 ottobre scorso a Biancavilla e Santa Maria di Licodia. In quest’ultimo centro la scuola dell’infanzia di via Solferino, inagibile da allora, tornerà in funzione lunedì dopo essere stata messa in sicurezza con fondi comunali. 

Francesco Vasta

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