Non i danni registrati a Fleri o Pennisi, ma comunque tali da richiedere in più di un’occasione l’intervento dei vigili del fuoco. Non sono stati esentati dalla paura, la notte scorsa, gli abitanti di Aci Catena. Pochi minuti dopo il terremoto di magnitudo 4.8, molte sono state le persone che si sono riversate in strada, per paura di crolli nelle proprie abitazioni e cercando zone in cui mettersi al riparo, in un territorio, specialmente quello del centro, in cui non sono molti gli spazi aperti lontano da costruzioni.
Passata la nottata, i tecnici comunali hanno iniziato i sopralluoghi per determinare l’entità dei danni, mentre il vicesindaco Giovanni Pulvirenti ha preso i primi provvedimenti. Il sindaco Nello Oliveri, invece, ha presenziato alla riunione in prefettura per fare il punto della situazione e coordinare le prossime azioni, di concerto con la protezione civile nazionale. Disposta la chiusura delle chiese di piano Consolazione e di santa Lucia, per la presenza di crepe preoccupanti all’interno. Vicino all’ingresso della prima si è creata una frattura nell’asfalto, mentre per quanto riguarda la seconda, i vigili del fuoco a metà mattinata sono intervenuti per rimuovere la croce dalla cima della facciata, in quanto pericolante. Il Comune, in via precauzionale, ha deciso per la chiusura del cimitero a causa della presenza di crepe nelle coperture delle cappelle più antiche.
Diversi segnalazioni di immobili privati con danni sono arrivate in queste ore agli uffici comunali. In un complesso residenziale di via Petralia, sarebbero più di uno degli appartamenti i cui muri sono rimasti crepati dopo la scossa. Situazioni simili anche in via Santa Maria del Sangue e in via delle Olimpiadi. In quest’ultima strada, si sta valutando l’agibilità di due palazzine all’interno delle quali vive una decina di famiglie. Al momento, però, non è chiaro se verrà deciso di fare lasciare le case o se verrà concessa un’agibilità parziale. «Dobbiamo aspettare che ci diano l’esito dei controlli», commenta una residente. Indipendentemente dall’esito, alcuni hanno lasciato spontaneamente le proprie abitazioni per precauzione.
In via Rifiano, al confine tra Aci Catena e Acireale, è crollata parte di una vecchia casa disabitata e perlopiù costruita in pietra. I calcinacci sono finiti su una macchina parcheggiata. Qui è previsto l’intervento dei vigili del fuoco per rimuovere le parti che sono rimaste pericolanti. Gli eventuali sfollati potrebbero essere indirizzati, fatta salva la possibilità di ripiegare sui parenti, nella palestra dell’istituto scolastico Galileo Galilei di Acireale, dove il vicino Comune allestirà le strutture per consentire un primo pernottamento anche ai propri residenti.
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