Termini, restano i dubbi sull’impianto di compostaggio M5s: «Sovradimensionato rispetto al reale fabbisogno»

Un impianto di compostaggio, da realizzare a Termini Imerese, talmente discusso da fissare una conferenza dei servizi il 14 agosto, il giorno prima di Ferragosto. Alla presenza della Regione Siciliana, dell’assessorato all’Energia eai Servizi di pubblica utiità retto da Alberto Pierobon, del sindaco di Cefalù, di Arpa e della città metropolitana la società Ecox ha fissato l’apertura per oggi, lunedì 19 agosto. A distanza di oltre due anni e mezzo dall’autorizzazione concessa dalla Regione. Ma in questo lasso di tempo è davvero successo di tutto.

A riannodare i fili è Luigi Sunseri, deputato all’Ars per il M5s e originario proprio di Termini Imerese. Tra i più fieri oppositori all’impianto, Sunseri però racconta di essere rimasto solo. E’ il primo febbraio del 2017 quando la Regione concede «l’autorizzazione ad Ecox per aprire un centro di compostaggio all’interno della nostra area industriale finalizzato alla produzione di ammendanti organici (compost) provenienti dalla utilizzazione e trasformazione di forsu e scarti vegetali e agroalimentari. Per molto tempo, tra ricorsi e pareri e scelte aziendali, tutto è rimasto fermo». Ma il governo Musumeci, che si insedia a novembre 2017, quello impianto lo vuole fortemente. D’altra parte rispetto all’originario progetto del 2015 – che fu oggetto di ricorso al Tar da parte dell’allora commissario straordinario Girolamo Di Fazio, insieme a un gruppo di imprenditori, con il tribunale che diede ragione a Ecox – è prevista la riduzione delle linee di trattamento di rifiuti alla sola frazione organica e non più a quella indifferenziata, in un’area di 18mila metri quadrati già esistente e parzialmente edificata.

A settembre del 2018 la ditta G.M. srl è stata autorizzata all’utilizzo di un impianto mobile per lo svolgimento di una campagna di recupero e smaltimento di rifiuti presso l’impianto della Ecox. «Cosa vuol dire? – si chiede il deputato pentastellato – Che Ecox non partirà con il proprio progetto completo e che un’altra società svolgerà una attività mobile all’interno della Ecox (che si limiterà all’attività di messa in riserva)». Una modalità di azione che fa sorgere qualche dubbio, che si associa a quelli già esistenti. Ecco perché a marzo lo stesso Sunseri invia una nota ufficiale al Dipartimento Regionale Rifiuti, contro quello che sarà il più grande impianto di compostaggio dell’isola.

«Abbiamo segnalato quello che per noi è un sovradimensionamento dell’impianto rispetto al reale fabbisogno del comprensorio – sottolinea ancora il deputato all’Ars – Come emerge dai dati indicati dal PRGR (piano regionale di gestione dei rifiuti,ndr) stesso, si stima che, nella provincia di Palermo, la produzione annua di rifiuti organici, a fronte di una raccolta differenziata pari al 65 per cento, sarà di 156.520 tonnellate annue per una capacità potenziale degli impianti di compostaggio pari a 207.440 t/a. Tenuto conto, dunque, del fabbisogno provinciale, e in base al principio di prossimità, appare evidente il sovradimensionamento dell’impianto della ditta Ecox, la cui portata è di 50.000 t/a. Nella stessa area territoriale, infatti, esiste già un impianto di compostaggio sito nel comune di Collesano, a pochi chilometri da Termini Imerese: complessivamente i due impianti potrebbero trattare una quantità di organico pari a oltre 70.000 t/a. Se si pensa che l’area in cui si troverebbero ad operare i due impianti si estende per soli 33 chilometri, non si comprendono le ragioni per le quali si renda necessaria la costruzione di un ulteriore impianto di compostaggio».

Sunseri lamenta inoltre che «il Comune di Termini Imerese e tutta la comunità locale non sono stati adeguatamente coinvolti nel processo decisionale, non avendo potuto esprimere alcun parere sulla realizzabilità del progetto», e inoltre «l’operatività dell’impianto determinerà una notevole movimentazione di mezzi meccanici che coinvolgerà un ambito territoriale molto ampio, compreso tra il centro abitato e l’area industriale». Ma alla nota non segue alcuna risposta da parte della Regione. Che anzi rilancia e a luglio sblocca 103 milioni per nuovi impianti di compostaggio.

Così si arriva al 14 agosto, «in cui vengono esposti tutti i problemi amministrativi già evidenziati e le carenze tecniche individuate durante il sopralluogo di fine luglio. Arpa – racconta ancora Sunseri – ha invece evidenziato alcune possibili inadeguatezze dell’impianto di aspirazione aria e dei bio-filtri, chiedendo inoltre che la campagna parta all’interno del capannone e non nel piazzale esterno al fine di confinare le emissioni odorigene e i rumori di lavorazione. La società si è impegnata a risolverli nel più breve tempo possibile, la Regione ha pressato affinché si parta il prima possibile».

Ovvero oggi. Sunseri annuncia che sarà presente all’avvio degli impianti «davanti ad Ecox a vigilare che tutto venga svolto nel rispetto delle norme. Loro sanno di non poter sbagliare. Nemmeno una virgola. Però credetemi, inizio ad avvertire segnali di stanchezza. Sembra quasi una battaglia personale, ed invece è una battaglia in difesa della nostra terra. Questa città troppo spesso si è mostra disinteressata, indifferente. Salvo poi fare post su facebook di indignazione. Inutili».

Andrea Turco

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