Dopo un’intensa attività investigativa, la polizia è riuscita a rintracciare e fermare M. R. H. A. A., diciannovenne egiziano, presunto responsabile di un tentato omicidio lo scorso 19 maggio. Da quella data il giovane era irrintracciabile. Gli agenti del commissariato Oreto Stazione erano intervenuti nei pressi di via Torino per un accoltellamento subito da un cittadino extracomunitario. Giunti sul posto, avevano trovato un uomo gravemente ferito ad un fianco, subito soccorso e condotto in ambulanza in ospedale e ricoverato in prognosi riservata. Gli agenti, quindi, hanno immediatamente avviato le indagini, fino a risalire alla testimonianza di un uomo che aveva assistito all’aggressione e l’aveva filmata col suo telefono cellulare. Le immagini hanno consentito di ricostruire le cruente fasi dell’aggressione: il giovane egiziano avrebbe raggiunto la vittima per strada in via Torino e avrebbe quindi ingaggiato un’accesa lite con il giovane nordafricano, forse a causa di presunti insulti che costui avrebbe rivolto qualche ora prima alla sua fidanzata.
Nel corso dell’alterco il giovane indagato avrebbe estratto un coltello e, noncurante della presenza di altre persone – che, oltretutto, lo avrebbero invitavato a desistere dall’aggressione – avrebbe tentato più volte di colpire al volto il malcapitato, il quale è riuscito inizialmente a schivare i colpi. Ma la violenza dell’aggressore sarebbe divenuta sempre più feroce: il giovane fermato avrebbe immobilizzato la vittima, colpendola al fianco con il coltello e procurandogli una vistosa e profonda ferita.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, successivamente il presunto malvivente si sarebbe dato alla fuga lungo i vicoli vicini, inizialmente inseguito dall’uomo colpito dai fendenti che, però, a causa dell’intenso dolore per la ferita, non sarebbe riuscito a proseguire la corsa. Il successivo 31 maggio, nelle ore serali, una pattuglia che transitava in corso Tukory avrebbe notato un giovane in compagnia di una coetanea, il quale, alla vista degli agenti, avrebbe palesemente tentato di nascondere il proprio volto, servendosi del cappuccio della felpa che indossava, proseguendo il cammino, ma invertendo repentinamente il proprio senso di marcia e continuando a guardandosi circospetto intorno. Gli agenti hanno riconosciuto nel giovane sospetto il presunto autore della violenta aggressione avvenuta qualche giorno prima in via Torino. Hanno deciso, pertanto, di procedere ad un controllo, ma la coppia nel frattempo era riuscita a dileguarsi.
Sono state, quindi, avviate capillari ricerche nella zona, anche con l’aiuto di altre volanti e di personale investigativo del commissariato Oreto. Dalle indagini si è arrivati all’individuazione, in via d’Ondes Reggio, una vettura in sosta, apparentemente in stato di abbandono, con i vetri oscurati da coperte e tovaglie. Al suo interno gli agenti hanno notato una coperta sul sedile posteriore, attraverso la quale s’intravedevano una sagoma di persona e due piedi che si muovevano. Nascosto sotto la coperta si trovava il giovane fuggitivo ricercato per il tentato omicidio del 19 maggio. Dopo un’accurata perquisizione, estesa anche all’autovettura, l’individuo è stato sottoposto a fermo e condotto nel carcere Pagliarelli.
Nei giorni scorsi, il Gip presso il Tribunale di Palermo, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli agenti del commissariato Oreto a carico del giovane egiziano, ne ha convalidato il fermo, applicando nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.
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