Tentato omicidio. È questo il reato contestato a un pregiudicato 54enne catanese che, nonostante si trovasse già agli arresti domiciliari, ieri sera è andato a casa della ex compagna 50enne e le ha sferrato due coltellate. È stata la donna a chiamare il numero unico per le emergenze (112) per chiedere aiuto. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno notato in strada – nel quartiere San Cristoforo di Catania – un uomo che si stava allontanando trascinando due valigie e lo hanno fermato. La donna è stata trovata con due ferite da taglio, una alla spalla sinistra e una al torace. Portata all’ospedale San Marco del capoluogo etneo, i medici le hanno refertato delle ferite con una prognosi di dieci giorni.
Ai militari la donna ha raccontato che il suo ex convivente, con cui aveva interrotto la relazione da circa otto mesi dopo una convivenza di più di 30 anni, avrebbe sempre avuto nei suoi confronti comportamenti violenti: pugni, schiaffi e insulti ogni giorno. La decisione di interrompere il rapporto sarebbe partita proprio dalla 50enne dopo un episodio avvenuto a novembre quando i due si sono incrociati per caso nell’abitazione del figlio. Di fronte alla richiesta di spiegazioni, l’uomo le avrebbe lanciato il telefono in faccia e poi l’avrebbe presa a pugni fino a romperle i denti dell’arcata superiore. Ad aprile, i due si sarebbero invece incrociati sulle scale per arrivare a casa della suocera: ancora una volta, l’uomo l’avrebbe presa a pugni provocandole ecchimosi sul lato sinistro del viso.
In nessuna di queste occasioni di violenze fisiche o verbali la donna aveva mai denunciato l’ex compagno. Fino all’episodio dell’accoltellamento avvenuto in strada. Mentre la 50enne stava parlando con il nipote e un’altra persona, l’ex compagno si è avvicinato e l’ha minacciata: «Ora vegnu e t’ammazzu (Ora vengo e ti ammazzo, ndr)». Una frase che tutti hanno sentito pronunciare. Subito dopo, il 54enne si è scaraventato contro di lei con un coltello sferrandole due colpi. Per cercare di difendersi la donna si è tolta le scarpe e gliele ha tirate e poi è scappata per ripararsi in casa. Da lì ha chiamato il numero unico per le emergenze. L’uomo è stato portato nel carcere catanese di piazza Lanza.
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