Teatro Politeama, il 2017 sarà l’anno che verrà Previsto il restauro di tre facciate esterne

Il lampione sinistro davanti all’ingresso è stato finalmente ricollocato, anche se ancora bisogna ricollegare i cavi dell’alimentazione elettrica, ma questo è comunque il preludio ad una serie di lavori che riguarderanno uno dei maggiori monumenti cittadini. Stiamo parlando del Teatro Politeama Garibaldi, per il quale i prossimi dodici mesi potranno essere molto importanti, visto che si cerca di togliere di dosso – a poco a poco – i pesi e gli acciacchi dell’età da questo simbolo di Palermo.

Infatti la struttura, inaugurata nel 1874, è da tempo inserita in più capitoli del programma triennale delle opere pubbliche del Comune che riguardano il ripristino decorativo e funzionale di esterni ed interni. Anzitutto ci sono i “Lavori di restauro e messa in sicurezza delle facciate del Teatro Politeama Garibaldi” (importo 4,4 milioni), ma anche il “Recupero architettonico e funzionale” (28 milioni di euro), e il “Restauro dei decori parietali, del soffitto incamottato e del pavimento alla veneziana” delle sale rossa e gialla (1,85 milioni cadauna).

Nonostante siano tutti previsti per l’annualità 2017, i lavori che sono realmente più vicini alla partenza sono quelli che riguardano le facciate sui lati di piazza Ruggero Settimo, e sulle vie Emerico Amari e Filippo Turati. Finanziato con circa 620 mila euro del Ministero delle Finanze, e per il resto da un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, si tratta del secondo stralcio del progetto relativo agli esterni. Il primo, concernente il prospetto posteriore (lato via Isidoro La Lumia) è stato effettuato con vicende travagliate tra il 2007 e il 2011, anno di rescissione del contratto con l’impresa appaltatrice. Per questo secondo step, il progetto definitivo è stato approvato già nel 2013, ed adesso siamo vicini alle battute finali: «Il progetto esecutivo – spiega il responsabile unico del procedimento, l’architetto Paolo Porretto – è in fase di aggiornamento, per adeguarsi alla nuova normativa e alla tabella corrente dei prezzi. Entro la fine del 2017 andrà in appalto, poi serviranno 36 mesi di lavori».

Un cantiere triennale giustificato dalla mole di lavoro: il progetto prevede interventi sugli apparati decorativi dei tre prospetti già citati, sulle tre terrazze semicircolari che circondano il palcoscenico sui vari piani, sull’atrio rotabile di piano terra. Ma oltre a questi lavori estetici ne sono previsti anche altri che rinforzeranno vari elementi della struttura, dalle murature alle opere in ferro e quelle in laterizi, la revisione degli infissi, e la sistemazione di diverse parti della copertura, compresi lucernari e i sistemi di scolo delle acque piovane, fino alla pulitura dei lampioni.

In questo pacchetto era compreso anche il ripristino del lampione artistico di facciata danneggiato da un violento nubifragio del 25 marzo del 2008 (lo stesso che ha causato i danni al tetto del Palazzetto dello sport di Fondo Patti) e rimasto, smontato a pezzi, a prendere polvere per anni in una saletta interna. Ma il suo recupero ha un padre diverso: «Abbiamo trovato – sostiene il sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Giorgio Pace – uno sponsor che ha finanziato il restauro (la ditta che gestisce i pullman rossi che fanno il tour dei monumenti cittadini) seguendo un progetto autorizzato dalla Sovrintendenza. Era uno dei primi obiettivi che mi ero posto all’insediamento per migliorare almeno l’impatto visivo esterno. Lo inaugureremo ufficialmente il 18 gennaio con una piccola cerimonia prima del concerto». Un bocconcino che, invece di saziare, ingolosisce gli appassionati per quello che succederà nei prossimi mesi.

Infatti, se per una mano gli altri lavori progettati da Palazzo delle Aquile vanno a rilento (l’ultimo atto ufficiale per il recupero architettonico e funzionale dell’intero teatro è il progetto preliminare del Comune datato 2014), per l’altro verso ci si prepara a nuovi interventi sovvenzionati dallo stesso teatro: «Nei prossimi mesi – continua Pace – la platea sarà dotata di nuove poltroncine rosse di concezione moderna e ignifughe. Serviranno 150mila euro e un paio di settimane di lavori per sostituire circa 450 sedute. Si procederà a breve con la gara tramite la Consip, ma siamo in attesa di conferme relative ai trasferimenti annuali delle risorse da parte di Ministero e Regione. Ho promesso questo intervento agli abbonati, ma non posso fare debiti, devo potermelo permettere».

Al momento è impossibile prevedere altri lavori, dato che servono somme ingenti che possono provenire solo da fondi Ue o regionali. «Ad esempio – afferma il sovrintendente – bisognerebbe sistemare la volta interna che presenta crepe, o sistemare alcuni ambienti che sono in stato pietoso. Nel mio piccolo sto cercando di fare quel che posso con le poche risorse a disposizione, come la manutenzione delle aiuolette laterali, l’illuminazione serale della vetrata dell’ingresso, o la collocazione di luci sul tetto del foyer. Inoltre abbiamo piantumato vicino all’ingresso due esemplari di limoni lunari, che tra 6 mesi saranno parte di un percorso di profumi siciliani che accompagnerà i concerti estivi». 

Massimo Gucciardo

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