Tar obbliga Unipa a immatricolare studentessa «Una vittoria che abbatte il muro d’ostracismo»

Era già laureata in Informazione scientifica sul farmaco presso l’Università degli Studi di Palermo, aveva inoltre conseguito la laurea specialistica in Farmacia a Camerino e, sempre a Palermo, il master in Posturologia e biomeccanica. Nonostante questo, l’ateneo palermitano aveva rigettato la sua richiesta di immatricolazione a Fisioterapia senza previo superamento del test d’accesso. Ora, una sentenza del Tar obbliga l’università del capoluogo siciliano a iscrivere direttamente la studentessa ad anni successivi al primo (l’anno verrà stabilito in fase di immatricolazione sulla base dei crediti convalidabili).

«Abbiamo combattuto e vinto una lunga battaglia – dichiarano gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Chiara Campanelli che hanno assistito la studentessa -, ma siamo lieti che le nostre ragioni abbiano convinto i giudici del Tar Sicilia e abbiano consentito alla nostra ricorrente di proseguire il suo iter formativo. Questa vittoria, ultima solo in ordine di tempo, abbatte anche il muro di ostracismo alzato in questi anni dall’ateneo palermitano ed è l’ennesima conferma che è possibile accedere a corsi di laurea a numero chiuso senza passare dai test d’ingresso, se si proviene da corsi di laurea affini». Il test di ingresso ha infatti l’obiettivo di valutare la predisposizione dello studente allo studio delle materie del corso di laurea, predisposizione che nel caso di studenti già iscritti o addirittura laureati in altri corsi di laurea affini è più che dimostrata dalle materie conseguite.

L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 2015 ha sottolineato che «se la prova stessa è volta ad accertare la predisposizione per le discipline oggetto dei corsi, è vieppiù chiaro che tale accertamento ha senso solo in relazione ai soggetti che si candidano ad entrare da discenti nel sistema universitario, mentre per quelli già inseriti nel sistema (e cioè già iscritti ad università italiane o straniere) non si tratta più di accertare, ad un livello di per sé presuntivo, l’esistenza di una “predisposizione” di tal fatta, quanto piuttosto, semmai, di valutarne l’impegno complessivo di apprendimento dimostrato dallo studente con l’acquisizione dei crediti corrispondenti alle attività formative compiute». Per tale ragione i giudici del Tar hanno accolto il ricorso proposto dallo studio legale Leone-Fell, rigettando le obiezioni dell’Università di Palermo che aveva negato l’immatricolazione.

Silvia Buffa

Recent Posts

Il caso dell’anziano morto e tenuto in casa per ottenere la pensione. Decesso risalirebbe a inizio 2023

Potrebbe risalire all'inizio del 2023 il decesso di Giuseppe Zagone, il 92enne il cui corpo…

1 ora ago

Santa Venerina: esplode petardo in mano a tre ragazzini, amputato dito a 12enne

Un dodicenne albanese ha subito l'amputazione del dito di una mano all'ospedale Cannizzaro di Catania dove era…

3 ore ago

Colpi di pistola contro la segreteria del deputato M5s Angelo Cambiano, indaga la polizia a Licata

Quattro colpi di pistola sono stati esplosi a Licata, in provincia di Agrigento, contro la…

4 ore ago

La vittima denuncia e l’ex finisce ai domiciliari, violenze e maltrattamenti a Stazzo

Violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna. La polizia di Acireale ha arrestato un…

6 ore ago

Ruba sei profumi all’aeroporto di Catania, 56enne bloccato a Linate

Un 56enne che ha rubato sei profumi, per un valore di circa 700 euro, in…

6 ore ago

Festa di matrimonio al teatro comunale di Enna: musica, cibo e decine di invitati. In corso gli accertamenti della polizia municipale

Canti, balli, luci psichedeliche, torte e drink, come fosse una discoteca. La notte di Capodanno…

7 ore ago