Tangenziale, lunghe file per lavori in corso «Restringimento anche senza operai»

«Ho rischiato per due volte di far perdere l’aereo ai miei amici. E sempre per colpa dei lavori in tangenziale. Non è possibile che dal casello di San Gregorio a Fontanarossa si impiega un’ora». Ieri mattina, mercoledì 10 settembre, Andrea, lettore di CTzen, ha impiegato due ore e 15 minuti per andare da Acireale allo scalo etneo. «Una follia – denuncia – dovuta al fatto che hanno finalmente deciso di pulire le aiuole lungo la tangenziale ma gli operai lavorano solo poche ore di mattina, restringendo la carreggiata per un tratto di qualche centinaio di metri e provocando così lunghe file». I dipendenti dell’Anas si trovavano poco dopo Misterbianco.

La stessa scena si era ripetuta dieci giorni fa, all’inizio di settembre, quando Andrea, dovendo accompagnare un altro amico all’aeroporto, si è imbattuto nello stesso imbuto causato dai lavori di manutenzione e nelle stesse difficoltà per raggiungere lo svincolo per l’aeroporto. «Quella volta erano circa le 17, c’erano sempre i birilli che riducevano la carreggiata, ma nessuna traccia di operai sul posto. Sarebbe assurdo che, ultimata la giornata di lavoro, non levassero il restringimento». A peggiorare le cose, la totale mancanza di comunicazione agli svincoli autostradali o all’uscita dei caselli di San Gregorio. «Se almeno mettessero un avviso, gli automobilisti sarebbero a conoscenza dei lavori e si organizzerebbero di conseguenza», continua Andrea.

Dall’ufficio stampa dell’Anas comunicano che gli operai svolgono un turno da otto ore a partire dalle sette del mattino. La pulizia delle aiuole procede per tratti di 200 metri e alla fine dei lavori, ogni giorno, il restringimento viene eliminato. In effetti, transitando ieri sera intorno alle 21, la tangenziale tra San Gregorio e l’aeroporto era libera su entrambe le corsie. Rimangono i pesanti disagi per gli automobilisti durante le ore diurne. «Questi lavori andrebbero fatti di notte, per evitare a pendolari e turisti di ritrovarsi incolonnati per ore», conclude il lettore.

[Foto di Giuseppe Alfano]