UN COMUNICATO STAMPA E UN ATTO ISPETTIVO LASCIANO CHIARAMENTE INTENDERE CHE IN QUESTA INCREDIBILE STORIA CHE METTERE A REPENTAGLIO IL FUTURO DEL MEDITERRANEO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, IN PERFETTI “STILE MUOS DI NISCEMI” ABBIA PREFERITO NON ‘DISTURBARE’ GLI ‘AMICI AMERICANI’
Il presidente della Regione avvii immediatamente un dialogo con il Governo nazionale per conoscere i particolari delloperazione develenizzazione.
Nino Dasero e i deputati regionali Ncd si riferiscono alle armi chimiche siriane tuttora di stanza nel porto di Gioia Tauro. Per questo motivo hanno presentato un atto ispettivo urgente nel quale scrivono di condividere “lanalisi dellesperto di diritto internazionale Stelio W. Venceslai, nonché quella dei chimici che, da sempre, hanno messo in guardia sullaltissima nocività del Sarin, tra gli altri veleni, contenuto nelle casse al momento in Calabria”.
I veleni dovranno essere resi inutilizzabili – sottolineano DAsero e gli altri parlamentari del Nuovo centrodestra democratico dell’Ars -. Secondo quanto si sa dagli organi di informazione, queste casse saranno trasbordate su unaltra nave americana per il trattamento per poi essere affondate in mare nel nostro Mediterraneo. È inconcepibile!.
Non si conoscono tutti i tipi di cosiddette armi chimiche ancora nei container – ricordano i deputati – né il trattamento cui saranno sottoposte. Mentre possiamo immaginare le conseguenze ecologiche immediate nel caso non impossibile di accidente e, comunque, future.
Non siamo immersi nei ghiacci delle tundre del Nord, ma in un mare già a rischio a causa dei cambiamenti climatici spesso indotti proprio dallinquinamento di ogni tipo – aggiungono i parlamentari di sala d’Ercole del Nuovo centrodestra -. La recentissima mini rivolta calabrese, a Gioia Tauro, ha posto alcuni interrogativi: perché il trasbordo si deve fare nel Mediterraneo? Qual è il nostro interesse a ospitare, sia pure a distanza, un carico di veleni distruttivi, come il Sarin? E se una tempesta improvvisa o un qualunque altro accidente fortuito sbattesse la nave contro gli scogli o sulla costa, cosa potrebbe accadere? Sono stati calcolati i rischi e le misure di sicurezza? Perché è stata scelta proprio lItalia? Se si verificano danneggiamenti di qualsiasi tipo, a partire da quelli che potrebbe subire il pescato, chi pagherebbe? Forse gli Usa?.
Le considerazioni dei parlamentati regionali del Nuovo centrodestra democratico, oltre ad essere pesanti come macigni, hanno anche un risvolto politico importante. Il leader di questo Partito politico, infatti, è il ministro degli Interni, Angelino Alfano. Ed è molto improbabile che il capogruppo all’Ars, Nino D’Asero, non abbia concordato un atto ispettivo così importante, rivolto al Governo Crocetta, invitandolo a rivolgersi al Governo nazionale.
E’ evidente che il Governo Crocetta, in tutt’altre faccende affaccendato, non ha difeso la Sicilia come avrebbe dovuto. E non c’è da stupirsi: quando c’è da mettere in discussione gli interessi dei militari americani il presidente della Regione siciliana non è mai disponibile. Tant’è vero che per lui il Muos di Niscemi è uno strumento di pace…
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