La renziana Buona scuola causa i primissimi problemi a Palermo, dove automobilisti e turisti devono fare i conti con lo sciopero generale organizzato dal coordinamento studenti medi e universitari. Da Piazza Verdi prende il via il corteo al grido Le nostre scuole non sono aziende, la cultura non si vende. Più o meno duecento i ragazzi in strada, sorvegliati da digos e carabinieri.
Momento cruciale della manifestazione palermitana è stato il ‘falo’ di schede riportanti test Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione). Le prove, costituite fondamentalmente da domande di italiano e matematica, sono state bruciate ai Quattro Canti dagli studenti degli Istituti Cannizzaro, Vittorio Emanuele II e III, Regina Margherita, Ninni Cassarà, Benedetto Croce e Rutelli di Palermo.
Il corteo ha poi ripreso la marcia verso la Prefettura. I test hanno lo scopo di valutare il livello di apprendimento degli studenti del terzo anno e si terranno intorno al 12 maggio, giorno per il quale gli studenti prevedono di organizzare «una più vigorosa manifestazione».
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