Che lo Stretto di Messina, fosse un’area sismica, si sapeva. E il disastroso terremoto, seguito da uno tsunami, degli inizi del Novecento, in cui rimasero uccise 60mila persone, ne è una prova.
Ma fino ad oggi, non si sapeva fino a che punto lo fosse. Una lacuna colmata da uno studio dell’università La Sapienza e del Cnr, appena concluso, di cui ha dato notizia oggi TgLeonardo, il telegiornale scientifico della Rai.
Lo studio, durato un anno, e condotto con sonde speciali trasportate dalla nave ‘Urania’, ha scoperto nuove faglie sotto lo Stretto che potrebbero essere causa di violenti terremoti. Pubblicato su Scientific Reports (www.nature.com/srep), ha messo in evidenza che la regione dello Stretto di Messina è interessata da un complesso sistema di faglie dove coesistono su brevi distanze, regimi tettonici diversi: estensionali, trascorrenti e compressivi.
Infatti, diverse faglie attive sono state individuate anche nel settore settentrionale dello Stretto che si affaccia sul Mar Tirreno, dove inoltre è presente una vasta struttura ad anticlinale, anchessa attiva, che interessa lintera crosta superiore.
Conclusioni che dovrebbero mettere la parola fine al progetto del Ponte: “Non possiamo entrare nel merito delle scelte- dicono gli studiosi- cioè che è certo è che non si può prevedere l’entità dei terremoti che potrebbero provocare queste faglie finora sconosciute”.
Avrebbero rubato decine di profumi in aeroporto prima di imbarcarsi per Palermo. Nove uomini tra…
Avrebbero rubato diverse auto nella stessa sera nel centro storico di Catania. Poi avrebbero contattato i…
Avrebbero rubato delle bottiglie di alcolici da un locale di Ortigia a Siracusa e sono…
I colpi di pistola, per gioco, nella galleria dell'autostrada. Ieri pomeriggio alcune persone hanno segnalato…
Seduto a un tavolino del bar dell'aeroporto di Catania avrebbe rubato dai bagagli dei passeggeri.…
«Ora ve la dovete portare, altrimenti l’ammazzo avanti a voi. La pistola ce l’ho». Così…