Street food ai poveri, il dono di Befana della Focacceria «C’è maggiore consapevolezza in questi tempi difficili»

Il menù non è dei più leggeri, specie in (tarda) mattinata: panelle, crocchè, pane ca meusa. Ma gli stomaci dei palermitani e delle palermitane hanno dimostrato nei secoli di reggere i classici dello street food. E oggi, per i poveri della città, sono gratis. L’Antica Focacceria san Francesco rinnova il dono dell’Epifania agli indigenti di Palermo, offrendo loro le proprie specialità. L’evento, la cui prima edizione risale al lontano 1902, si è svolto presso il locale storico di via Paternostro. A distribuire il cibo anche il sindaco Leoluca Orlando.

«Credo che negli anni questa iniziativa abbia assunto un sempre maggiore significato – spiega Fabio Conticello, patron storico del locale – Non perché sono aumentati i poveri in città, il cui numero probabilmente è sempre quello, ma perché c’è una maggiore consapevolezza nel voler dedicare a loro un momento di attenzione in tempi così difficili e con così tanta incertezza. E quindi, così come come fece il mio bisnonno agli inizi del secolo scorso, abbiamo rinnovato questa manifestazione. Quest’anno poi abbiamo condiviso l’iniziativa con la città intera, per fare tutti quanti festa insieme».

In tanti si sono presentati ai banchi della Focacceria, con un dignitoso portamento e in attesa di essere serviti anche dagli ospiti della Missione di Speranza e Carità, guidata dal missionario Biagio Conte, e dai migranti del Centro Astalli. Giunta alla 117esima edizione, l’iniziativa rinnova ogni anno le radici storiche e culturali del noto marchio di ristorazione nato nel centro di Palermo, che quest’anno celebra i 185 anni dalla fondazione. Una vera e propria tradizione, quella portata avanti alla Focacceria, ideata dal signor Antonino Alaimo ai primi del ‘900. 

Col locale che, nato alla Vucciria, si è sempre più espanso grazie a una passione ininterrotta per il buon cibo. Il marchio è presente oggi con 12 punti vendita a Palermo, Milano, Roma, Mantova, Bergamo, Brescia, Catania, Mantova e Firenze. «Sono tutti internazionali ma di noi non si sono mai scordati» sorride un uomo mentre addenta il suo panino con panelle e crocché. E subito scatta l’applauso. 

Andrea Turco

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