Street control, riceve multa a casa per scooter rubato Belfiore: «Verificheremo funzionamento macchinario»

Un caso al limite del surreale. Grazia Palazzo, catanese, non riusciva a credere ai propri occhi quando, scartata la busta, si è ritrovata tra le mani una multa collegata al suo scooter, che le era stato rubato un anno prima. La notifica è di pochi giorni fa, ma la sanzione è stata comminata il 5 maggio. Il mezzo a due ruote si trovava parcheggiato in sosta vietata in via Vecchia Ognina. Superato lo stupore, la donna si è recata sul posto. E una volta lì ha deciso di avviare delle indagini autonome, lei che di mestiere fa l’avvocata. 

Facendo domande in giro comincia a farsi un’idea. L’indomani, di mattino presto, un suo parente ha poi visto lo scooter, di nuovo fermo nel punto in cui la polizia municipale lo aveva individuato il 5 maggio. Così la donna ha contattato la polizia, che avrebbe denunciato a piede libero due ragazzi. Il ciclomotore le è stato restituito il 27 maggio, quattro giorni fa. 

La sanzione era stata comminata con il metodo dello street control, che consiste in una telecamera montata sopra il tetto dell’auto di servizio che riprende automaticamente la targa dei veicoli, e dovrebbe anche vedere – in automatico – le condizioni riguardanti la proprietà e la copertura assicurativa del mezzo. Non sempre, evidentemente. La signora Palazzo, infatti, si domanda come mai, in presenza di una sanzione, non fosse contestualmente avvenuto l’incrocio dei dati con le banche dati di cui dispone la polizia municipale, per verificare l’esistenza di una copertura assicurativa o della revisione, se non addirittura la titolarità stessa del mezzo. 

«Naturalmente la signora non pagherà alcuna sanzione», dichiara il comandante dimissionario dei vigili urbani Pietro Belfiore. Che aggiunge: «Invito la cittadina a recarsi nei nostri uffici per verificare la situazione. Può accadere – prosegue – che il macchinario produca dei falsi positivi e dei falsi negativi, difetti che stiamo cercando di individuare ed eliminare. Non appena possibile verificheremo».

Marco Militello

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