Dal centro storico a Borgo Vecchio fino alle traverse di via Emerico Amari. Non sono poche le criticità che emergono a una settimana dall’inizio del terzo step di Palermo Differenzia 2. Lo si sapeva fin dall’inizio che non sarebbe stato facile attivare la raccolta porta a porta in alcune zone, in cui è ancora in atto un processo di sensibilizzazione di cittadini e commercianti. Da un lato si spiega alle persone come e quando differenziare, dall’altro la partecipata che gestisce i rifiuti in città sta affrontando sforzi notevoli per cercare di mantenere strade e piazze pulite, anche se ancora la macchina deve essere messa a punto.
In centro ci sono da ripulire alcune zone frequentate dai turisti, che girano per monumenti o che si fermano a mangiare nei ristoranti, come piazzetta chiesa dei Cocchieri, dove accanto a Santa Maria dell’Itria, che ospita la cripta sepolcrale, da giorni si accumulano sacchetti di rifiuti. Le mini discariche sono state create anche alla Vucciria, da piazza Caracciolo fino alle vie limitrofe, dove vengono abbandonati sacchetti di indifferenziata e non mancano le lamentele. «Sono disorganizzati, a volte non passano e saltano il turno e noi non sappiamo cosa fare con l’immondizia che resta nei carrellati, certo non la possiamo riportare dentro attività commerciali come quella di mio figlio», sostiene Giovanni Dadalia, titolare del frutta e verdura a fianco alla drinkeria omonima, gestita appunto dal figlio. E una residente gli fa eco: «Ormai l’immondizia ce la teniamo a casa, non sappiamo come fare». Problemi riscontrati anche dal titolare della macelleria accanto, Salvatore Conti, anche se qualche spiraglio c’è: «Sì, è vero, ci sono dei problemi seri da risolvere, a volte gli operatori della Rap si confrontano con noi, la differenziata è appena partita. Non sono del tutto pessimista».
Chi ha perso le speranze invece è Flavia Petrì, titolare della storica merceria in piazza Sant’Anna. «Mio padre ha aperto la merceria negli anni Cinquanta, e adesso sto per chiudere tutto e andare via. Mi trasferisco nella zona dello stadio. Prima di prendere determinate decisioni, dalla differenziata fino alle aree pedonali sulle quali sono pienamente d’accordo, bisogna fornire servizi adeguati, cosa che non è stata fatta. Qui la raccolta procede a singhiozzo».
Altro capitolo è quello di Borgo Vecchio. Qui la Rap ha portato via gli ingombranti ma dove fino al 3 dicembre notte c’erano i cassonetti ora si sono create delle mini discariche: un altro problema cui la Rap deve fare fronte. «Da quando è stato attivato l’eco punto realizzato in collaborazione con la parrocchia – spiega il presidente dell’VIII circoscrizione Marco Frasca Polara – sono stati rilasciati già oltre duecento kit agli utenti. Questo dimostra che c’è la voglia da parte dei cittadini di fare la differenziata, e di mettersi al pari con chi già lo ha ritirato nei mesi estivi».
A fronte di questo servizio purtroppo però Frasca Polara riscontra come ancora ci siano «cittadini che continuano ad utilizzare i siti dove c’erano prima i cassonetti per abbandonare i rifiuti». Principalmente le mini discariche si formano in via Benedetto Gravina, piazza Sturzo, via Ettore Ximenes, piazzetta Linares, piazza della Pace. «Fanno finta di non sapere che la Rap fa il porta a porta – aggiunge – impegnando così gli operatori che devono poi eliminare i sacchetti che così si accumulano. Una piaga alla quale cercheremo di rispondere promuovendo altri incontri dopo quelli tenuti alla parrocchia Santa Lucia e alla Chiesa Valdese, tra cui uno a breve in piazza, per avvicinarci ancora di più ai cittadini».
Un incontro che servirà anche a raccogliere eventuali lamentele. Sarà anche l’occasione per mettere in evidenza e chiedere alla Rap di intervenire se, ad esempio ha saltato un turno o non è passata da una determinata strada, anche se più che altro le persone protestano per la mancata consegna dei carrellati: «Ci sono condomini dove la gente non sa materialmente come fare la differenziata anche se rispetto a una settimana fa ci sono meno rifiuti su strada. Ci sono arrivate delle segnalazioni – conclude Frasca Polara – per quanto riguarda alcune traverse di via Emerico Amari nella zona pedonale e dove insiste il cantiere. La Rap ha avuto qualche difficoltà, che comunque sta superando, in strade come via La Masa, via Principe di Scordia, via Bonomo. Ci vuole pazienza, stiamo lavorando per migliorare la situazione. Per ora c’è uno sforzo da parte della Rap che però deve essere sostenuto dai cittadini».
E in merito alle criticità l’azienda sottolinea che: «Siamo presenti in maniera massiccia – afferma l’Amministratore Unico Rap Giuseppe Norata – le criticità ci sono ma le stiamo aggredendo, ci sono squadre dedicate per rimuovere gli abbandoni dove prima insistevano i cassonetti. Stiamo cercando di raggiungere più persone possibili per informarle sull’avvio dello step. Ci vuole un po’ di pazienza per mettere a regime il servizio e convincere i cittadini che il cassonetto è stato portato via».
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