Ci sono tre articoli dello Statuto siciliano- che ricordiamo è parte integrante della Costituzione- che lo Stato italiano non ha mai voluto applicare. Generando, di fatto, un quadro di incostituzionalità che da oltre 60 anni grida vendetta.
Come mai? Perché Roma si chiude dinnanzi alla legittima richiesta di vedere applicati gli articoli 36,37,38, dello Statuto? Forse perché perderebbe risorse che per diritto spettano alla Sicilia? E quanto valgono, in termini economici, queste norme? Parliamo di tre previsioni fondamentali che riguardano la territorializzazione delle imposte e la perequazione (ve ne abbiamo parlato nel dettaglio qui).
A tutte queste domande si tenterà di dare risposta mercoledì, nel corso del convegno “Art. 36, 37, 38: uno scippo di Stato lungo 60 anni, alle ore 9.30, presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo.
Una occasione per analizzare ed approfondire lattualissima tematica (in allegato alcuni articoli sulla questione), promosso dal deputato regionale dei Moderati per la Sicilia, Michele Cimino, che vedrà la patecipazione di numerosi esperti che si confronteranno sul tema, tra i quali il professor Massimo Costa, docente di Economia all’Università di Palermo, e profondo conoscitore degli aspetti finanziari dello Statuto siciliano.
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