Entro fine anno, presumibilmente durante le vacanze di Natale, verrà ripristinata la cancellata in ghisa attorno al monumento di Ruggero Settimo, a piazza Politeama. Sono stati, infatti, ultimati a luglio gli ultimi passaggi burocratici per l’assegnazione della fornitura delle parti metalliche da reintegrare, e per il 5 ottobre sono previsti la firma del contratto e il sopralluogo dei tecnici per le rilevazioni e le misure. Ad aggiudicarsi l’affidamento dell’opera è stata la ditta FO.MEC. di Terni, che avrà novanta giorni di tempo per fondere gli elementi mancanti e posizionarli in loco.
Sono passati ormai nove mesi, era il dicembre 2015, da quando il Comune ha collocato – al posto delle eleganti linee curve in ghisa – una staccionata in legno verniciato per cercare di ridurre, almeno visivamente, l’impatto traumatico dovuto al furto di parte delle ancore, dei pilastrini, dei cordoni, dei puntali, e di uno dei quattro cannoncini angolari (il tema marinaro è un omaggio ai trascorsi da ammiraglio di Ruggero Settimo) rubati a gennaio 2014. In realtà si riuscì a recuperare parte della refurtiva, che è ancora custodita nei locali di Porta Felice del Nucleo tutela patrimonio artistico dei Vigili urbani, e – dopo un’attenta valutazione – verranno ricollocate tutte le parti integre, mentre il resto dovrà essere fuso ex novo. Comunque per l’azienda umbra (che sta eseguendo il restauro di diversi manufatti a piazza San Pietro a Roma) non dovrebbe essere un problema, dato che ha già effettuato questo lavoro nel maggio 2012, quando era stato portato a termine l’ultimo restauro.
L’impresa – da contratto – dovrà quindi fondere ciò che manca; riassemblare i singoli elementi decorativi con un sistema di chiodature e con del mastice per ghisa; sistemare il tutto nuovamente al suo posto; sverniciare e riverniciare la cancellata con il colore deciso di concerto con la Sovrintendenza. Contestualmente la FO.MEC. si occuperà del parziale ripristino della parte lapidea mancante (sicuramente l’angolo dove era poggiato il cannoncino asportato), mentre rimane un capitolo a parte la pulizia del basamento e delle colonnine che sorreggono i quattro lampioni. Una situazione di degrado che si acuisce quotidianamente autoalimentadosi, visto che il marmo bianco da tempo è ormai ridotto a semplice lavagna per scritte e tag da parte di vandali frequentatori della centralissima piazza, coi gradini del monumento usati sempre più spesso come luogo di sosta o – senza alcun rispetto – di pratica per i numeri con lo skateboard.
Come spiegato tempo fa dall’ingegnere Tonino Martelli del settore Centro storico del Comune, per un restauro completo del monumento servirebbero tra i 45 e i 50mila euro, ma nel bilancio di previsione ne sono stati stanziati meno della metà, circa 20mila. Di questi, 12.818,90 euro rappresentano l’importo dell’appalto di fornitura delle parti in ghisa, mentre i quasi ottomila rimanenti sono stati aggiunti alle somme che servono a finanziare le opere di manutenzione e pulitura del parco statuario cittadino. Si tratta dell’intervento che coinvolge oltre 160 statue sparse in tutta la città (comprese appunto quelle nelle piazze Ruggero Settimo e Castelnuovo), e che vede impegnati una decina di operai della Reset guidati da una esperta restauratrice dell’Accademia delle Belle Arti, Serena Bavastrelli. Questo team attualmente è all’opera presso la statua del Genio all’interno di Villa Giulia.
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