Stadio di Cefalù, Lega attacca «l’inerzia dell’amministrazione» Lapunzina respinge le accuse: «Non possiamo fare miracoli»

«È inaccettabile che le squadre di calcio di Cefalù non possano tornare a giocare nell’impianto sportivo di contrada Santa Barbara per l’inerzia di un’amministrazione comunale che, a fronte di lavori di manutenzione per la messa in sicurezza effettuati prima dell’estate, non ha ancora definito le pratiche burocratiche necessarie per riaprire la struttura al pubblico». Sullo stadio di Cefalù si fa sentire persino Igor Gelarda. Non tanto in qualità di consigliere comunale nel capoluogo siciliano ma come responsabile regionale Enti Locali della Lega

Una vicenda, quella dell’impianto sportivo della cittadina normanna, che va avanti da tempo. La squadra locale della Cephaledium ha atteso per tutta l’estate il nulla osta per l’utilizzo dello stadio comunale di Santa Barbara. Che però, come ha lamentato l’opposizione alla scorsa seduta di Consiglio comunale, non è mai arrivata. Il mese scorso la questura di Palermo ha diffidato il presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Cephaledium all’utilizzo del campo sportivo comunale per gli incontri di calcio con presenza di pubblico. Tutto questo in attesa di ulteriori interventi sulle torri faro per permettere la fruizione del campo alle scuole calcio giovanili anche il pomeriggio e la sera. Gelarda, insieme al circolo Ruggero II di Cefalù, auspica «un risoluto intervento dell’amministrazione Lapunzina per riconsegnare l’impianto alla città, mettendo così fine ai disagi delle sue squadre di calcio e dei tifosi costretti a migrare in campi alternativi, con un pesante aggravio di costi. L’andamento a passo di lumaca dell’amministrazione di Cefalù sulla vicenda stadio – conclude Gelarda, anche a nome del circolo Ruggero II – sta penalizzando un’intera comunità cittadina e le sue squadre di calcio, meritevoli di molta più attenzione e rispetto».

Accuse che però il sindaco Rosario Lapunzina respinge al mittente. «Non si tratta di inerzia, semplicemente usciamo da un dissesto e non si possono fare miracoli – commenta il primo cittadino – L’impianto di Cefalù ha bisogno di lavori non indifferenti per l’adeguamento dell’agibilità complessiva. Lo stadio era agibile per 100 posti, poi la questura ha tolto anche quell’agibilità. Abbiamo una squadra che milita in Promozione e che sta facendo un buon campionato. I tempi sono quelli di un’amministrazione che deve dare degli incarichi e fare tutto a norma. Abbiamo già deciso di fare un investimento sul campo, compatibile con la nostra situazione economica e finanziaria».

Andrea Turco

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