“Stabilizzare i precari dei Comuni siciliani? Qui se Roma e Regione non cambiano musica rischiamo il default”

INTERVISTA CON PAOLO AMENTA, VICE PRESIDENTE DI ANCI SICILIA. “LA VERITA’ E’ CHE IL GOVERNO RENZI, SU PRECARIATO E MINORI IMMIGRATI NON ACCOMPAGNATI, STA LAVORANDO CON I SOLDI DEGLI ALTRI”

“E’ vero, a Roma hanno modificato un decreto. I Comuni siciliani, se le condizioni lo consentiranno, potranno stabilizzare gli oltre ventimila precari. Ma…”.

Ma c’è un “Ma”, anzi ci sono tanti “Ma”. Insomma ci sono tanti dubbi. Il nostro giornale, sugli oltre 20 mila precari degli enti locali, da tempo ha lanciato una proposta: questi lavoratori facciano fronte comune per ottenere dallo Stato o dall’Unione europea (ripetiamo: dallo Stato o dall’Unione europea) le risorse finanziarie per il salario minimo garantito. Perché a nostro avviso i Comuni siciliani, sotto il profilo finanziario, non sono messi bene. Anzi.

Anche perché abbiamo il dubbio che i Comuni siciliani, oltre ai precari, dovranno pagare anche i minori non accompagnati arrivati con i migranti. E questo, già a partire dal prossimo anno, renderà ancora più difficile il contesto economico e finanziario.

Detto questo, su tali temi – i precari e i minori non accompagnati arrivati in Sicilia con i barconi (e che, per inciso, continuano ad arrivare) – abbiamo chiesto ‘lumi’ a Paolo Amenta, vice presidente dell’ANCI siciliana (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Sindaco di Canicattini Bagni.

Allora: Roma ha detto che i Comuni possono stabilizzare i precari…

“E’ vero, il decreto è stato modificato. Ma i soldi per pagare questo personale non ci sono”.

– I problemi, a nostro avviso, avrebbero dovuto manifestarsi nel gennaio di quest’anno. Però a noi risulta che i Comuni siciliani, in un modo o nell’altro, gli oltre ventimila precari li stanno pagando ogni mese…

“Ha detto bene: in un modo o nell’altro. Però nessuno dice che la situazione è drammatica”.

– Perché?

“Perché tantissimi Comuni della nostra Isola, per pagare i precari ogni mese, ricorrono alle scoperture di tesoreria: proprio le scoperture che la Corte dei Conti ci contesta”.

– Ci sta dicendo che i Comuni siciliani, per pagare i lavoratori precari, si stanno indebitando con le banche?

“In massima parte è così”.

– Insomma: la Regione siciliana contrae mutui per pagare debiti e spesa corrente; i Comuni si indebitano con il sistema bancario per pagare le retribuzioni mensili ai precari. Come finirà ‘sta storia?

“Se continua così finirà male. Soprattutto se la Regione non erogherà ai Comuni i fondi che si è impegnata a versare”.

– Si riferisce ai 260 milioni di euro che dovrebbero servire per pagare l’ottanta-novanta per cento circa delle retribuzioni ai precari?

“Per l’appunto. Mi riferisco proprio a queste somme”.

– Si tratta del ‘famoso’ Fondo per il riequilibrio dei Comuni istituito con la Finanziaria regionale di quest’anno?

“Per l’appunto.

– Scusi, non avete firmato un accordo con il Governo Crocetta per ricevere subito il quaranta per cento di queste somme e poi il resto entro l’anno?

“E’ così, ma il Governo regionale non ha ancora versato un solo euro delle risorse finanziarie previste dal Fondo di riequilibrio dei Comuni. E siamo già al nono mese dell’anno. E’ questo il motivo per il quale, tanti Comuni siciliani, per pagare le retribuzioni mensili ai precari si stanno indebitando”.

– Invece che sta succedendo con gli immigrati minori non accompagnati. La Regione è intervenuta con quasi 13 milioni di euro con la legge di assestamento di Bilancio 2014. E il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha detto che pagherà lo Stato.

“Anche questo è un altro inghippo. Intanto va detto che i quasi 13 milioni di euro stanziati dall’Assemblea regionale siciliana sono i soldi che, ogni anno, vengono stanziati per i minori non accompagnati siciliani. Grosso modo, sono circa ottanta euro al giorno per ogni minore. Risorse che quest’anno, in massima parte, verranno impegnati per i minori immigrati. Ma il vero problema è un altro”.

Cioè?

“Lo Stato, di fatto, per assistere i minori non accompagnati arrivati con i barconi non sta tirando fuori un solo euro”.

– Ma come: il Ministro Alfano ha detto che sono disponibili oltre 300 milioni di euro.

“E’ vero. Ma lo sa da dove il Ministro Alfano sta prendendo questi oltre 300 milioni di euro? Dal Fondo di solidarietà dei Comuni. Che, com’è noto, è alimentato con l’Imu. In pratica, il Governo nazionale sta scaricando sui Comuni il costo dei ricoveri dei minori immigrati non accompagnati”.

– Quindi, già a partire da quest’anno, i Comuni italiani, già messi a ‘dieta’ dal Governo nazionale, dovranno fronteggiare un altro esborso di oltre 300 milioni di euro.

“Praticamente sì”.

– Di conseguenza aumenteranno le tasse comunali.

“Per la precisione, i cittadini pagheranno Tasi e Imu molto salate”.

Scusi: ma ‘sto Governo Renzi dà i ‘famigerati’ 80 euro ai redditi inferiori a mille e 500 euro e scarica il costo sulle Regioni. Poi dice che pagherà il costo dei minori immigrati non accompagnati e scarica il costo sui Comuni…

“Il Governo Renzi sta lavorando con i soldi degli altri”.

Una comodità…

“Per Roma sì. Per i Comuni è un grosso problema. Per i Comuni siciliani, poi, il problema diventa enorme, perché ci sono pure i precari”.

– Insomma, per concludere: come finirà tutta questa storia?

“L’ho detto e lo ripeto: se non cambiano le cose male, molto male. Qui se Roma e Regione non cambiano musica rischiamo il default”.

Giulio Ambrosetti

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