NELLA SPECIALE ‘GARA’ A CHI AGGIRA MEGLIO LE NORME AMMINISTRATIVE IL COMUNE DI NINO DI GUARDO BATTE QUELLO DI ENZO BIANCO. ‘OPERAZIONI’ ANCHE SUI CANI RANDAGI
di Ignazio De Luca
Continuando il nostro viaggio nei meandri amministrativi del Comune di Misterbianco, di cui molto abbiamo detto, stavolta faremo una sorta di parallelismo col Comune di Catania, per tentare di scoprire quale dei due Comuni risulterà più “spertu” ad applicare la malandrineria amministrativa che stiamo per raccontarvi. Vi anticipiamo subito che sarà uno scontro tra due Titani e non sarà facile stabilire quale dei due Comuni violi più norme .
La vicenda riguarda il migliore amico dell’uomo: il cane. Anzi, i cani più sfortunati, i randagi. Nella nostra inchiesta dello scorso 10 novembre, dal titolo “Catania, appalti & milioni a gogò: piccioli pi tutti, per i belli e magari per i brutti!” abbiamo ampiamente dimostrato che, tra il 2009 e il 2011, la direzione Ecologia ambiente del Comune di Catania ha confezionato degli appalti ‘sartoriali’ per milioni di euro, cioè su misura. Tra questi, quello riguardante il canile Municipale affidato alla NuovaEntra che dimostravamo non essere in regola con la normativa concessoria e autorizzativa (per chi volesse maggiori dettagli può andare a rileggersi tutta l’inchiesta).
Misterbianco, come Catania, tiene assai assai alla sorte degli amici dell’uomo meno fortunati: questo, almeno, è quanto ci risulta dalle strane determinazioni di liquidazione alla associazione NovaEntra (toh! quant’è piccolo il mondo!) per 35.150,00 euro.
Strane determinazioni di liquidazione, perché il responsabile del servizio Ecologia, dott. Orazio Condorelli, non è legittimato a liquidarle in totale assenza del contratto-convenzione con la NovaEntra. Legittimazione che non può essergli attribuita dalla mere, reiterate quanto inesistenti citazioni del tipo “viste le scritture tra questo Ente e l’Associazione NOVA E. N. T. R. A.”.
Osserviamo infatti nella determinazione n. 620 del 14 marzo 2013, che il dott. Condorelli, assume perfino di aver visto una doppia scrittura, tra il Comune e la NovaEntra, la prima repertoriata al n. 395 del 8 ottobre 2012 l’altra al 102 del 5 marzo 2013. A colpo d’occhio ambedue i repertori non ci convincono, per la loro numerazione tanto bassa. Appare alquanto strano che la direzione Ecologia di un Comune abbia repertoriato in dieci mesi del 2012 solamente 395 atti, ovvero meno di 14 al giorno.
Altra stranezza enorme: ammesso che le carte citate esistano, perché noi le definiamo fantomatiche non avendole trovate nel sito web del Comune, si liquidano migliaia di euro con fatture che datano settembre 2012, quando la fantomatica scrittura porta la data dell’otto ottobre. In pratica, il servizio verrebbe effettuato dalla NOVA E. N. T. R. A. un mese prima di fissare i criteri regolatori per la custodia il mantenimento dei cani feriti, malati e morsicatori?
Non è finita. La chicca finale della determinazione 620/ 2013 la riserviamo per ultima, perché misura lo scrupolo, la professionalità e la bravura della burocrazia Misterbianchese. Il responsabile del settore ecologia, dott.Orazio Condorelli, nel corso dell’esercizio finanziario 2013, liquida 1.324,44, sui residui 2012, con un impegno di spesa accertato col n. 1808 del 17 settembre 2010, (attenzione alla data) per una fattura del 2012.
Anche un contabile appena diplomato sa di dover utilizzare un impegno di spesa esclusivamente per quello per il quale è stato impegnato. Solo uno sprovveduto a digiuno dell’abc di elementi di contabilità liquiderebbe un debito del 2012 con una somma impegnata per il 2010. Eppure capita che ai “valenti funzionari comunali”, come vengono definiti dal Sindaco Nino Di Guardo, sfuggano elementari principi contabili, senza contare le “allegre” e “libere” liquidazioni.
Leggendo le carte di accorgiamo che altre due determinazioni di liquidazioni alla NovaEntra, la n. 1831 del 7 agosto e la n. 2269 del 27 settembre 2013, rispettivamente di 21.506,54 e di 7.444,52, detengono le stesse caratteristiche di ‘liberalità’ riscontrate nella 620 di 6.199,92, sorgono spontanee alcune riflessioni.
“Misterbianco, sotto la mia amministrazione, oggi come nel passato, è esempio di legalità, trasparenza e buongoverno, come tutti sanno”: questo lo spot esibito dal Sindaco “Massaru ( come si è definito lui stesso) in una dichiarazione su FB e Misterbianco.com, per contestare allo scrivente le “fandonie e le misere illazioni” raccontate, sotto forma di articoli giornalistici, sul Comune di Misterbianco .
Spiace scrivere queste cose, ma a noi il Comune di Misterbianco non ci sembra un esempio di ‘trasparenza’ amministrativa. Deliberazione adottata dalla Giunta malgrado un duplice parere sfavorevole dell’intera catena burocratica di vertice, centri di spesa fuori da ogni controllo, dove, chissà perché, lavorano solo certe ditte, una soltanto per ogni settore merceologico; normativa a tutela della trasparenza e della concorrenza, sistematicamente aggirata in modo plateale!
Noi abbiamo già studiato altre determinazioni di liquidazioni per centinaia di migliaia di euro che riteniamo abbiano le stesse liberalità delle precedenti. Presto li pubblicheremo e fiduciosi attenderemo che gli organi deputati al controllo verifichino “le fandonie e le misere illazioni” da noi registrate.
Dimenticavamo che nella sfida a cu è chiù spertu tra Catania e Misterbianco in atto stravince quest’ultimo. E alla grande!
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