SOTTO ‘OSSERVAZIONE’ DA PARTE DELLA MAGISTRATURA CONTABILE SONO FINITI PD, CANTIERE POPOLARE-PID, GRANDE SUD, UDC, PARTITO DEI SICILIANI, PDL E DRS. MA AL DI LA’ DI QUESTI PROBLEMI, LA VERA MAZZATA POTREBBE ARRIVARE NEI PROSSIMI GIORNI, QUANDO I GIUDICI CONTABILI SI PRONUNCERANNO SUL CONSUNTIVO DELLA REGIONE 2013, CHE PER LA PRIMA VOLTA – COME IL NOSTRO GIORNALE SCRIVE GIA’ DA TEMPO – POTREBBE ESSERE CLAMOROSAMENTE ‘BOCCIATO’
La Corte dei Conti per la Sicilia ha ‘bocciato’ i bilanci dei gruppi parlamentari dell’Ars di PD, Cantiere popolare-Pid, Grande Sud, Udc, Partito dei Siciliani, Pdl, Drs. Gli unici ad aver dimostrato di non aver sperperato i soldi pubblici nella gestione del proprio gruppo parlamentare sono i deputati del Movimento 5 Stelle.
Soddisfatti i parlamentari grillini di Sala d’Ercole: Lo abbiamo sempre detto – affermano – che avremmo chiarito tutto. A noi, del resto, venivano contestate cose veramente insignificanti, a dispetto dell’enorme e incredibile rilievo che la cosa ha avuto sui giornali. Capiamo che sono tantissimi quelli che aspettano di beccarci con le mani nella marmellata, ma temiamo che rimarranno delusi in eterno. Ora ci aspettiamo che coloro che hanno titolato con grande trasporto ed enfasi su di noi facciano lo stesso con chi, secondo la Corte dei Conti, ha tantissime cose da chiarire.
In effetti, le accuse contestate ai grillini erano più un fatto giornalistico un po’ ‘gonfiato’ che questioni concrete. I parlamentari di questo schieramento politico, infatti, devolvono buona parte delle proprie indennità ala costituzione di un fondo per il microcredito. Quanto ai soldi per il gruppo parlamentare, li stanno utilizzando per fare lavorare un sacco di gente e non certo per acquistare panettoni e collane per regali di nozze come hanno fatto i protagonisti di altri gruppi parlamentari!
Non è andata bene, invece, per gli altri gruppi parlamentari di Sala d’Ercole. Per alcuni di questi, in verità, sembrava che i magistrati contabili non avessero molto da dire. Per l’Udc, ad esempio, tutto sembrava in regola.
Che succederà, adesso? In questa fase le notizia in nostro possesso sono frammentarie. Lo scenario, in ogni caso, dovrebbe essere il seguente: nel caso di colpa grave o dolo, i parlamentari dovrebbero essere rinviati a giudizio davanti la Sezione giurisdizionale della stessa Corte dei Conti.
Se, invece, i giudici contabili, pur avendo riscontrato anomalie, dovessero non riscontrare dolo o colpa grave, la vicenda si potrebbe chiudere qui.
A nostro modesto avviso, chi ha sperperato i soldi dei gruppi parlamentari per regali e altre ‘follie’ finirà sotto processo.
Diverso il discorso per panettoni e caffè che non ci sembrano possano configurare “colpa grave” o “dolo”.
Aggiornamento: fin qui le notizie di ieri sera. Oggi apprendiamo che alcuni gruppi parlamentari dovranno restituire un milione e mezzo di euro circa. Si tratta dei gruppi parlamentari che hanno operato nella passata legislatura. I gruppi dell’attuale legislatura non sono stati toccati.
Nessun problema, intatti, per la Lista Musumeci, per Articolo 4 di Lino Leanza, per il Megafono e per il gruppo misto.
Ma i veri problemi non per i gruppi parlamentari, ma per Governo e Ars, da parte della Corte dei Conti, potrebbero arrivare tra qualche settimana, quando la magistratura contabile si pronuncerà sul Bilancio regionale 2013. Che quest’anno potrebbe essere ‘bocciato’, ovvero non ‘parificato.
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