Spazzatura, regole per una Sicilia munnizza free Cento piazze per imparare a fare la differenziata

«Oggi parlare di rifiuti significa parlare di differenziata, che è l’unica soluzione per la tutela dell’ambiente e per evitare di pagare tasse così alte come quelle che ci tocca per smaltire i rifiuti, che se interrati creano un grave danno all’ambiente, proprio come è successo finora». Non ha dubbi Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania, che invita i cittadini domenica 21 ottobre all’evento 100 piazze per differenziare. Una manifestazione che dopo aver girato la Sicilia arriva anche in piazza Verga a Catania, dalle 8.30 alle 13, in occasione del mercato del contadino Campagna amica di Coldiretti.

«Sicilia munnizza free è un’iniziativa che sta girando tutta la Sicilia e che questa settimana arriva anche a Catania con due appuntamenti – spiega Sorbello. Il primo è l‘Ecoforum organizzato in collaborazione con il Dipartimento rifiuti della Regione Siciliana, il Comune di Catania e la Dusty, in programma venerdì 19 ottobre dalle 9 alle 13.30 all’ex Palazzo Esa, in via Bernardo 5». Un’occasione per fare il punto della situazione sui rifiuti. «Sappiamo che Catania è molto indietro non solo per quanto riguarda lo spazzamento delle strade, ma soprattutto per la raccolta differenziata». Che oggi, ribadisce, è l’unica soluzione per combattere il problema dei rifiuti. «La Sicilia ha livelli molto bassi, al di sotto del limite imposto dall’Unione Europea, mentre alcuni Comuni si sono adeguati raggiungendo un livello soddisfacente e noi come Legambiente premieremo quelli del territorio etneo che si sono distinti nell’ultimo semestre del 2017».

L’Ecoforum si dividerà in due sezioni: una dedicata a proposte e progetti per la gestione dei rifiuti, in cui interverranno realtà del territorio che proporranno nuove idee per favorire la differenziata adottando strategie diverse e nuove tecnologie, anche prendendo come esempio proprio quei Comuni che si sono distinti; e una in cui verranno trattate le buone pratiche dell’economia circolare e si parlerà di formazione con il contributo di diverse realtà e associazioni del territorio. Seguirà una tavola rotonda in cui saranno presenti il presidente di Legambiente Sicilia, l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania e il dirigente generale del Dipartimento rifiuti Salvo Cocina, con uno spazio dedicato ai cittadini che vorranno intervenire sull’argomento.

Domenica 21 invece si scende in piazza con 100 Piazze per differenziare, appuntamento che a Catania verrà accolto in piazza Verga, dove i cittadini potranno portare all’eco stazione di Legambiente i loro rifiuti differenziati in modo corretto – vetro, plastica e alluminio, carta e cartone, umido – per ricevere in cambio, a seconda del peso, ecopunti spendibili per acquistare nei vari stand del mercato prodotti agroalimentari di qualità. «La differenziata funziona se è di qualità – avverte Viola Sorbello – i rifiuti devono essere ben puliti perché un solo rifiuto sporco può inquinare tutto il resto. E il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro: i rifiuti sono risorse di grande valore e vorremmo evitare di pagare all’Europa sanzioni molto salate e di spedire la spazzatura mal conferita all’estero con costi altissimi».

L’appuntamento con laboratori di riciclo e riuso e di informazione e sensibilizzazione per le famiglie e i cittadini è dunque fissato per domenica al mercato Campagna amica, scelto per alcuni aspetti etici apprezzati e condivisi da Legambiente. «In primo luogo la filiera corta, che permette di evitare speculazioni in quanto il prodotto passa dal produttore al consumatore senza intermediari, ma anche per i prodotti di qualità e tracciabili». E poi, aspetto di non secondaria importanza per la presidente di Legambiente Catania, le condizioni in cui la piazza viene lasciata a fine giornata. «Quando il mercato viene smontato la piazza viene ripulita dagli stessi operatori, che non lasciano rifiuti che poi devono essere raccolti a carico dei contribuenti. Ognuno pulisce il proprio spazio, rispettando il luogo che l’ha ospitato. E così dovrebbe essere per tutti i mercati».

Giorgia Lodato

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