Sei divieti di accesso ai locali pubblici sono stati emessi dal questore di Catania in seguito ai fatti accaduti fuori dal locale Vecchia Dogana, con la sparatoria che ha portato al ferimento di due giovani nell’ambito di uno scontro tra un gruppo vicino al clan Cappello e un altro composto da soggetti contigui ai Carcagnusi. L’inchiesta, che ha portato a una serie di arresti e che vede tra gli indagati anche il cantante Niko Pandetta, è stata condotta dalla polizia e ha portato a identificare sei tra i partecipanti alla rissa. E il Daspo è così scattato anche per lui: avrà una validità di un anno e di fatto determinerà l’impossibilità per Pandetta di tenere concerti nei locali. Un tema, questo, che negli ultimi mesi è finito più volte all’attenzione pubblica, per i divieti imposti dalle questure di più parti d’Italia in seguito ai temi dei brani eseguiti da Pandetta.
Gli altri Daspo, della durata di due anni, sono stati disposti invece verso i cinque giovani arrestati dalla polizia: Gabriele Gagliano, 19 anni; Sebastiano Miano, 28 anni; Salvatore Danilo Napoli, 20 anni; Giuseppe Santo Patanè, 26 anni, Gaetano Salici, 19 anni. Nel caso di violazione della misura, si rischia una multa che va dagli 8 ai 20mila euro e una pena compresa tra sei mesi e due anni di reclusione.
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