Rapina aggravata e tentato omicidio. Sono questi i reati per cui è stato arrestato dalla polizia il pregiudicato catanese Antonio Faro (classe 1986). Nella mattinata di ieri, è stata diramata una nota radio su una
rapina ai danni di una farmacia in piazza Risorgimento dove erano stati esplosi dei colpi
d’arma da fuoco. L’autore, con il volto travisato, ha fatto ingresso
nell’esercizio commerciale e dopo avere minacciato il dipendente sparando due colpi verso
il soffitto, si è impossessato dei soldi dei registratori di cassa. Poi è scappato a bordo di un’auto.
La macchina è stata incrociata da una pattuglia dei Falchi. Faro, con ancora la pistola impugnata mentre era alla guida, ha provato a investire la
pattuglia. Uno dei poliziotti intervenuti è caduto a terra e ha riportato lesioni
giudicate guaribili con 21 giorni di prognosi.
L’altro operatore, che pure ha riportato lesioni al dito della mano sinistra nel cadere a terra, è riuscito a risalire sulla moto. Dopo un inseguimento, ha bloccato il rapinatore in piazza Palestro che continuava a opporre resistenza.
All’interno dell’auto guidata è stata trovata la refurtiva (circa 600
euro in contanti) che poi è stata restituita al titolare della farmacia. I poliziotti hanno anche sequestrato l’arma impugnata dall’arrestato e utilizzata per compiere la rapina. La pistola è risultata poi essere caricata con proiettili a salve e fedele
riproduzione di un arma vera. Durante le perquisizioni a casa di Faro sono stati sequestrati alcuni indumenti utilizzati per compiere altre rapine, perpetrate nelle ultime
due settimane e dall’identico modus operandi, ai danni di un distributore di carburanti, di
una farmacia e di un supermercato.
Sono al vaglio ulteriori episodi similari commessi in provincia.
L’uomo era diventato un’ossessione per i commercianti della città in quanto
terrorizzava dipendenti e clienti puntandogli l’arma ed esplodendo in ogni occasione dei
colpi di pistola.
L’arrestato, tra l’altro scarcerato solo a luglio dopo avere scontato una pena proprio per
rapina aggravata, è stato quindi portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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