La polizia ha tratto in arresto Alessio Serio, 27enne palermitano, del
quartiere Sperone, perché continuava a spacciare crack e hashish malgrado
fosse ristretto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Nel cuore dello Sperone, in passaggio Bernardino Verro, la misura cautelare
non è servita a contenere la tendenza a delinquere di un giovane pregiudicato,
già conosciuto alle forze dell’ordine.
Capillari servizi di appostamento e osservazione, condotti dai poliziotti del commissariato di Brancaccio, hanno documentato come nel domicilio
di Serio, spesso appostato sul balcone di casa, si recassero tanti giovani che,
dopo aver ricevuto un cenno di assenso dall’arrestato, vi facevano
ingresso per poi uscirne dopo poco.
Le modalità di approccio al domicilio dei numerosi frequentatori e la loro breve
permanenza tra le mura domestiche hanno convinto gli investigatori che dentro
quella casa si svolgesse una vendita al dettaglio di stupefacenti.
L’ipotesi è stata riscontrata dall’esito della perquisizione cui sono stati sottoposti
due dei frequentatori della casa.
Sarebbero stati loro stessi, una volta fermati
dai poliziotti e presagita la perquisizione, a consegnare spontaneamente la
sostanza acquistata, dichiarando di essere degli assuntori e di essersi rivolti già
in passato, a colpo sicuro a quell’appartamento, quando avevano avuto
bisogno di acquistare droga.
I poliziotti hanno tratto in arresto Serio e il
provvedimento è già stato convalidato dall’autorità giudiziaria che ha disposto,
per il giovane spacciatore, la custodia cautelare in carcere presso la casa
circondariale Antonino Lorusso-Pagliarelli.
(Fonte: questura di Palermo)
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