Sul conto corrente dell’associazione Addiopizzo Catania sono stati accreditati cinque bonifici da 3500 euro con la generica causale di «donazione a favore dell’associazione». Donazioni, arrivate a partire dal 16 ottobre, che hanno fatto sorgere più di qualche dubbio agli attivisti del comitato etneo: «Riteniamo che le donazioni siano state effettuate da soggetti di vertice della criminalità organizzata catanese». Questo perché, secondo i soci di Addiopizzo, anche da parte dei clan ci sarebbe lo scopo di accedere agli sconti di pena previsti dalla normativa, grazie anche alle modifiche introdotte dalla riforma Cartabia.
«Ciò che ci preme sottolineare è che Addiopizzo Catania non è assolutamente disponibile per il futuro ad accettare simili donazioni diventando strumento di un sistema procedurale frutto di scelte politiche scellerate che non condivide». Un messaggio che gli attivisti sperano possa arrivare ai diversi destinatari: «Siamo fermamente convinti che i mafiosi e i responsabili di gravi reati non debbano godere di benefici e sconti di pena».
E, intanto, dei 3500 euro ricevuti – la cui restituzione non avrebbe impedito ai benefattori di ottenere gli sconti di pena – verranno utilizzati in progetti a favore della collettività. «Sarebbe opportuno che il tema della lotta alla mafia facesse di nuovo la sua comparsa nell’agenda politica – concludono da Addiopizzo Catania – iniziando magari dalla modifica di quelle norme che, con una semplice donazione, permettono sconti di pena agli autori di gravi reati».
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