Prime decisioni del gup di Messina sul procedimento seguito all’inchiesta riguardante il cosiddetto sistema Siracusa. Sono stati rinviati a giudizio, dopo una lunga udienza preliminare conclusasi ieri, gli imputati Sebastiano Miano, Fabrizio Centofanti, Giuseppe Guastella, Riccardo Sciuto, Gianluca De Micheli, Alessandro Ferraro e Mauro Verace. Per tutti l’udienza è fissata il 12 novembre.
Lo stesso giorno il giudice si pronuncera sulle posizioni dell’ex parlamentare Giambattista Coltraro, di Salvatore Maria Pace e di Vincenzo Naso, l’iter dei quali è stato rallentato per un errore di notifica. Nell’ambito dell’inchiesta verranno giudicati, ma con rito abbreviato, anche Ornella Ambrogio, Davide Venezia e Davide Rapisarda.
L’inchiesta ha tirato in ballo numerose figure di spicco, a partire dai legali Piero Amara e Giuseppe Calafiore, accusati di avere ideato un sistema di corruzione atto a favorire gli interessi di alcuni clienti, tra cui la famiglia Frontino, costruttrice del centro commerciale Fiera del Sud, di recente sequestrato e al centro di una lunga querelle amministrativo-giudiziaria in merito al rilascio delle autorizzazione. Tra gli indagati anche Giancarlo Longo, ex magistrato in servizio a Siracusa che avrebbe messo a disposizione il proprio ruolo per agevolare il duo Amara-Calafiore. Longo ha proposto il patteggiamento a cinque anni, offerta che verrà valutata dal tribunale a settembre.
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