Siracusa si mobilita a sostegno della Sea Watch 3 Centinaia a Ortigia, canti e striscioni: «#Scendeteli»

«Ci hanno fatto sapere che
la nostra vicinanza, la nostra musica, i nostri canti li fanno sentire umani». I siracusani – e non solo – che non ci stanno a vedere la nave della Sea Watch ferma da tre giorni di fronte alla loro costa con 47 migranti a bordo, non si stancano di alzare la voce. «Fateli scendere». O, grazie allo sdoganamento dall’Accademia della Crusca delle ultime ore, la fanno ancora più semplice: «#scendeteli». 

Sono giovani, adulti, anziani e bambini. Associazioni, sindacati e privati cittadini. Si sono dati appuntamento al
Tempio d’Apollo in Ortigia, per un nuovo presidio dopo quello di ieri a Santa Panagia e dopo il blitz di stanotte quando il coro dell’Istituto nazionale del dramma antico, che si sta ritagliando un ruolo importante nelle manifestazione degli ultimi giorni, è tornato sul lembo di costa che si affaccia sullo specchio di mare della Sea Watch, intonando nuovi canti. «Ieri sera siamo andati alla baia con luci torce e strumenti. Abbiamo mandato il video a una persona che è a bordo e dalla barca ci hanno fatto sapere che si sono sentiti più vicini, più umani». Oggi pomeriggio hanno ricominciato da Hallelujah di Leonard Cohen. «La realtà – dicono – è venuta a bussarci e noi abbiamo aperto la porta. Siamo qui per dire che l’umanità viene prima del colore e della cittadinanza. Cerchiamo di arrivare a tutti con la musica e il canto».

Accanto a loro
due bambini, uno di quattro anni e uno di sette. Il primo tiene stretto in mano un cartellone su cui ha disegnato una barchetta con la scritta «Lasciateli scendere». Il secondo sventola la bandiera della pace. Sono fratelli. «Ho spiegato ai miei figli quello che sta succedendo di fronte alla città in cui sono nati e vivono – spiega la mamma – Siamo stati insieme a tutte le manifestazioni e spero che crescendo diventino uomini di domani, migliori di quelli di oggi». Qualcuno legge il libro primo dell’Eneide di Virgilio. Un ragazzo che si è avvolto nella bandiera dell’Unione europea. «Continueremo a cantare a oltranza anche se questa non è una giornata di festa – precisa un ragazzo – Sarà festa solo quando potranno scendere e quando non ci sarà differenza tra un essere umano e un altro. Secoli di storia ce lo hanno insegnato».

Il tema di una tradizione secolare da incarnare torna anche nelle parole di
Luca Castello, dell’Arci. «Il messaggio di solidarietà e accoglienza che vogliamo dare è vecchio quanto le pietre che ci circondano. In qualsiasi momento nella storia della nostra città, chiunque arrivasse da fuori ha avuto diritto all’accoglienza, anche solo per un bicchiere d’acqua. Adesso non possiamo fare dei passi indietro». «Noi – aggiunge Ornella Matranga, studentessa dell’Inda – ci occupiamo di arte e c’è necessità che la gente si ricordi di essere umana. Non è possibile mettere in dubbio che c’è bisogno di dare aiuto. Il nostro intento è scuotere la sensibilità della gente e ricordare che alcuni diritti umani non possono essere messi in dubbio. Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo incontrato la gente per strada, abbiamo cantato e parlato con le persone. Non tutti hanno reagito bene e non tutti hanno un pensiero critico». 

Lungo
l’elenco delle associazioni che hanno aderito: AccoglieRete, ACTIONAID, Africa unita, Allievi attori A.D.D.A, Amici casa del libro Rosario Mascali, AMNESTY INTERNATIONAL, A.N.P.I. Provinciale Catania, Area Teatro, ARCI, Arciragazzi Siracusa 2.0, ASTREA in memoria di S.B., Associazione dei senegalesi di Catania, Associazione Ingresso Libero, Associazione il Megafono 2006, Assoraider delegazione di Siracusa, Borderline Sicilia, Casa di Sara e Abramo, CGIL, Chiesa Evangelica Battista, Chiesa Evangelica Valdese, Chiese evangeliche e battiste di Siracusa e Floridia, CIAO Centro interculturale di aiuto ed orientamento, CISL, Città Insieme, Comitato Agesci zona etnea, Comitato Librino Attivo, Connessioni urbane, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Coordinamento Casa Rossa, Co.p.e. – Cooperazione paesi emergenti, Diaconia Valdese, EMERGENCY, Gapa, GIT (soci e socie di banca Etica sud Est e nord Est), Gruppo Scout Siracusa 7, Il gozzo di Marika, I siciliani giovani, I sentinelli di Catania, La città felice, LEGAMBIENTE, LIBERA, Mani Tese Sicilia, Pax Christi Catania, Parrocchia Bosco Minniti, Rete antirazzista catanese, Rete #restiamoumani #incontriamoci, Ronda della solidarietà, Uds Siracusa, Siracusa Forum, Stonewall, Slow Food Siracusa, Zuimama, Arciragazzi.

Marta Silvestre

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