Colli di bottiglie di vetro, forchettoni da cucina e chiavi da meccanico di grandi dimensioni la scorsa notte sono diventati armi improvvisate per una rissa all’interno della cucina di un noto ristorante sul lungomare Alfeo, nel quartiere Ortigia a Siracusa. La violenta lite ha coinvolto il ristoratore siracusano 49enne Umberto Pilade, proprietario del locale e pregiudicato per reati legati all’amministrazione della sua attività commerciale in anni passati, e tre suoi ex collaboratori: un aiutante cuoco M.F. di 32 anni di origini tunisine, il 26enne M.A. di origini Marocchine e M.A. di 19 anni di origini egiziane.
Arrivati a rissa appena scoppiata, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Siracusa, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti per separare i quattro che si erano già feriti a vicenda. All’arrivo della pattuglia gli uomini, tutti evidentemente ubriachi, hanno reagito opponendo resistenza e iniziando a sferrare calci e pugni contro i militari che, però, sono rimasti illesi e sono riusciti a immobilizzare e disarmare i quattro.
All’origine del litigio futili motivi legati a lavori precedentemente svolti dai tre giovani che, attualmente, non sono più alle dipendenze di Pilade. Tutti e quattro sono stati arrestati in flagranza di reato per rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e, dopo le incombenze di rito in caserma, sono stati accompagnati davanti al giudice del tribunale di Siracusa per il processo per direttissima.
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