Un commento di troppo su Facebook. È stata questa l’origine della violenta reazione di Giuseppe Lombardi, 52enne di Belvedere, nel Siracusano. L’uomo, in seguito a una discussione sul noto social network, è andato a chiedere ragione e cercare di mettere in atto quanto minacciato dal proprio computer. Sul posto, mentre Lombardi cercava di buttare giù la porta di casa dove vivono i parenti, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Siracusa.
Alla vista dei militari, il 52enne ha tuttavia continuato imperterrito a minacciare i familiari, per poi indirizzare la propria rabbia verso le stesse forze dell’ordine. Dalle parole Lombardi è passato ai fatti, spintonando i carabinieri e colpendoli. I militari, tuttavia, sono riusciti a fermarlo e portarlo in caserma, dove l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per minacce e resistenza pubblico ufficiale. Per Lombardi sono stati disposti i domiciliari, in attesa di essere giudicato.
Sempre a Siracusa, un pregiudicato di 21 anni, che si trovava ai domiciliari, è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di evasione.
Concetto Anthony Magnano, questo il nome del giovane, durante un controllo di routine non è stato trovato all’interno dell’abitazione dove era tenuto a rimanere. I militari lo hanno rintracciato nella casa del padre. A quanto pare, l’evasione sarebbe stato seguita a un litigio con la convivente. Rimesso ai domiciliari, l’autorità giudiziaria ha concesso al 21enne di potere scontare la misura restrittiva nell’appartamento del genitore.
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