Siracusa, «io, picchiato dai buttafuori in discoteca» Giovane denuncia. Gestori: «Non ne sappiamo nulla»

«Mi ha preso dal collo mentre ero girato, mi ha trascinato via dalla pista con forza e insieme ad altri due buttafuori mi hanno riempito di pugni». Sono le quattro del mattino di domenica 3 settembre alla discoteca KuKua Beach di Fontane Bianche, uno dei locali più frequentati dell’estate siracusana, quando per Saro (il nome è di fantasia per garantire la privacy) iniziano momenti che adesso vorrebbe dimenticare. 

«Un buttafuori con cui avevo avuto una discussione verbale mi ha preso da dietro – racconta a MeridioNews -. Subito dopo, altri due mi hanno afferrato da entrambe le braccia e mentre mi portavano fuori dalla pista mi hanno colpito con cinque, sei pugni in viso. Col primo mi hanno rotto gli occhiali senza i quali non vedo più niente, con gli altri mi hanno spaccato un labbro e colpito la mandibola». Fatti per cui il giovane 21enne, residente in un Comune della provincia di Siracusa, ha presentato denuncia alla polizia. 

Ha aspettato qualche giorno Saro prima di raccontare alla stampa quanto successo. Non ha esitato invece a rivolgersi subito alle forze dell’ordine, prima alla volante del 113 che è intervenuta, insieme all’ambulanza, fuori dalla discoteca, e il giorno dopo alla questura di Siracusa. «Eravamo una ventina di amici – racconta il giovane – abbiamo pagato il biglietto d’ingresso di dieci euro che comprendeva la consumazione di un cocktail. Quindi ci siamo messi a ballare, intorno alle 4 eravamo al massimo del divertimento, io ero molto allegro, ma eravamo per conto nostro, ballavamo tutti abbracciati senza importunare altre persone». 

A questo punto al gruppo si sarebbe avvicinato un buttafuori, «forse pensava ci fosse una lite in atto – si legge nella denuncia del 21enne -. Ci invitava a calmarci e contestualmente afferrava un mio amico e di forza lo accompagnava fuori dalla discoteca». «A un altro mio amico che gli ha chiesto il perché di quell’atteggiamento – ricostruisce a MeridioNews ha risposto di andarsene perché la serata stava finendo. Quindi, appena si è avvicinato un altro buttafuori, gli ho detto qualcosa che non ricordo bene, probabilmente l’ho mandato a quel paese, così mi hanno confermato i miei amici che erano presenti, ma non l’ho assolutamente aggredito fisicamente. Appena mi sono girato, lui mi ha afferrato per il collo». Secondo quanto denunciato alla polizia, il giovane sarebbe stato colpito più volte in faccia e sarebbe stato spinto fino a cadere a terra.

«Con i miei amici siamo usciti dalla discoteca – continua – ero sanguinante, loro hanno chiamato il 118 e il 113. Dopo che la polizia mi ha identificato, sono andato in ambulanza al pronto soccorso di Avola». Il referto medico parla di trauma contusivo alla mandibola, escoriazioni varie agli arti inferiori e una ferita all’interno del labbro inferiore, con una prognosi di dieci giorni. 

Dal KuKua Beach sui difendono: «Non siamo assolutamente a conoscenza dell’episodio – spiega Guigo Gutkowsky, socio non amministratore dell’attività, che parla in sostituzione del titolare – quella sera io ero presente, c’erano anche i carabinieri come deterrente a eventuali problemi, sono rimasti fino all’orario di chiusura, cioè intorno alle due (nella denuncia si parla delle 4 del mattino ndr)». «A noi – continua – nessuno ha segnalato nulla. Il nostro personale è testato da molti anni e ha sempre rispettato la legalità, in presenza di utenti facinorosi hanno il mandato di chiamare le forze dell’ordine». 

«Altre volte – conclude il giovane vittima dell’aggressione – ho frequentato il locale e non avevo mai avuto problemi, anche se, leggendo alcuni commenti su Facebook, ho scoperto che altre persone si sono lamentate del comportamento dei buttafuori. Ma davvero non capisco il loro atteggiamento, dovrebbero stare lì per evitare le risse, non per creare problemi».

Salvo Catalano

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