Quattro licenziamenti e 19 sospensioni. Sono le misure prese dalla commissione disciplinare del Libero consorzio di Siracusa nei confronti dei 23 dipendenti dell’ex Provincia coinvolti nell’inchiesta Quo vado, condotta dalla guardia di finanza. Sei degli impiegati lavorano per la società partecipata Siracusa Risorse, che si occupa di vari servizi nel capoluogo aretuseo. Gli indagati sono accusati di truffa aggravata, legata alla simulazione della propria presenza sul posto di lavoro. L’ennesimo caso di furbetti del cartellino.
E così, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, a intervenire nella vicenda è stato l’organo disciplinare interno all’ente intermedio. Come detto, a perdere l’impiego sono quattro dipendenti, mentre per i restanti la commissione ha deciso di sospenderli per due mesi.
Dall’indagine, iniziata a gennaio 2015, sarebbero emersi i comportamenti illeciti dei dipendenti. Molti di loro, infatti, al posto di lavorare sarebbero andati a fare shopping, secondi lavori o avrebbero utilizzato l’orario di lavoro per effettuare visite mediche. A consentire ai furbetti di fingere la propria presenza in ufficio sarebbero stati altri colleghi, che accettavano di passare il badge al posto degli assenti.
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