Il tabacchino si era trasformato anche in bar. Succede a Ferla, piccolo paese in provincia di Siracusa, dove il titolare dell’esercizio, pensando di poter approfittare della mancanza di concorrenza vista la chiusura di tutte le altre attività commerciali, si era dotato di una macchinetta e vendeva caffè.
I carabinieri della locale stazione nella serata di ieri, nell’ambito dei servizi disposti dalla
Compagnia Carabinieri di Augusta, finalizzati all’attuazione delle misure urgenti in materia di
contenimento dell’emergenza epidemiologica da coronavirus, hanno il un tabaccaio colto in flagrante
mentre violava le normative diramate dal governo.
L’uomo, 38enne, è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria di Siracusa per inosservanza di
provvedimenti dell’autorità (art. 650 c.p.) e nei suoi confronti sarà avanzata alle autorità competenti
proposta di sospensione della licenza di cui è in possesso.
Nella giornata di ieri la poizia ha denunciato undici persone in provincia di Siracusa (di cui nove a Siracusa città) per violazione della normativa anticoronavirus, perché sono state beccate in giro senza validi motivi. Mentre, sempre nel capoluogo, i carabinieri hanno individuato e provveduto a far chiudere una palestra nel quartiere di Grottasanta, trovata in piena attività, nonostante il divieto.
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