Siracusa-Gela ripartita, sopralluogo dell’assessore «Entro l’estate 2020 consegna di dieci chilometri»

Si è prolungato fino alle 16 il sopralluogo odierno dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone nei cantieri dei lotti 6, 7 e 8 dell’autostrada Siracusa-Gela, accompagnato dal presidente del Cas Francesco Restuccia, dalla sua vice Chiara Sterrantino, dal capo della segreteria tecnica Maurizio Siragusa e dal direttore del Cas Salvo Minaldi.

L’esponente del Governo Musumeci ha preso atto della decisa ripartenza dell’opera, dal valore di 120 milioni, che si dispiega lungo un tracciato autostradale di quasi 20 km fra Rosolini e Modica. Lo sviluppo di tale arteria dovrà completarsi in 36 mesi da marzo 2019. Prima della visita ai cantieri, Falcone ha tenuto una riunione tecnica con i vertici del Cas, l’impresa Cosedil, i lavoratori, le rappresentanze sindacali e i parlamentari del territorio. Sul tavolo il monitoraggio delle opere già effettuate, il cronoprogramma dei lavori da conseguire e i pagamenti a imprese, fornitori e maestranze.

«Oggi abbiamo voluto compiere un approfondito focus – ha commentato l’assessore – sullo sviluppo di questa infrastruttura intercorso da marzo ad oggi. La produttività dei cantieri sul lotto Rosolini-Ispica è addirittura superiore rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma dell’opera. Apprezziamo la generosità e l’impegno che l’imprenditoria locale e siciliana sta mettendo in questa opera e siamo convinti che entro luglio/agosto 2020 si possano consegnare i primi 10 chilometri alla pubblica fruizione. In autunno – preannuncia poi Falcone – l’impresa si è impegnata inoltre a conseguire un altro strategico traguardo: aprire il casello di Rosolini, finalmente completato, adeguato e interamente aperto al traffico. Entro agosto invece sarà completato il viadotto Salvia, lungo circa 1 km, e asfaltato in entrambe le direzioni di marcia».

«Questi primi risultati concreti danno una chiara dimostrazione di come la cura di risanamento attuata dal Governo Musumeci sul Cas sta dando tangibili riscontri grazie ai quali i territori avranno significative ricadute. L’ente è finalmente in grado di rispettare gli impegni finanziari e di esercitare, sotto l’impulso costante del Governo regionale, una vigilanza concreta e virtuosa sui lavori in corso. Completare la Rosolini-Modica significa ribaltare gli stereotipi, la narrazione negativa di cui la Sicilia è rimasta vittima a causa delle gestioni allegre del passato, restituendo al Sud-est un’infrastruttura moderna e vitale per lo sviluppo del territorio. C’è ancora molto da fare – ha concluso l’assessore Falcone – ma siamo abbastanza fiduciosi».

(Fonte: ufficio stampa assessorato Infrastrutture)

Redazione

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