Siracusa-Gela, completato svincolo per Canicattini Bagni Vinciullo: «Solo sottopasso». Falcone: «Ora in sicurezza»

Una cerimonia per il completamento e la messa in sicurezza dello svincolo Maremonti per Canicattini Bagni lungo l’autostrada Siracusa-Gela, ancora operativa solo fino a Rosolini. L’annuncio era stato fatto diversi giorni fa dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, che questa mattina era presente insieme ad alcuni sindaci del Siracusano e ad alcuni deputati regionali del territorio, oltre ai tecnici del Cas e ai rappresentanti dell’impresa appaltatrice. 

In realtà lo svincolo, che collega l’autostrada alla viabilità secondaria, è operativo da anni ma lasciato parzialmente incompleto. Ed è proprio su questo aspetto che un altro ex deputato del territorio, Vincenzo Vinciullo, attacca il governo regionale, definendo la cerimonia «l’inaugurazione della politica dei sottofondi e dei sottopassi. A essere consegnato, infatti, è stato solo un sottopasso peraltro ancora non ultimato». Lo svincolo Maremonti è stato aperto il 29 luglio del 2015 «ed è stato percorso ogni giorno e ogni notte da centinaia di automobilisti. Adesso – aggiunge Vinciullo – a sei giorni dal voto per le elezioni Europee, a essere inaugurato è stato solo un sottofondo di un sottopasso: possiamo ben dire di essere caduti in basso».

Ma l’assessore Falcone sottolinea i rischi che i recenti lavori avrebbero risolto. «A novembre, abbiamo fatto ripartire il cantiere di un’opera che purtroppo si era arenata per un contenzioso. L’infrastruttura oggi completata consente di mettere in sicurezza, dal punto di vista idrogeologico, lo svincolo che diventa strategico all’interno della viabilità del Siracusano. Oggi, un’opera da 12 milioni di euro che era bloccata, viene consegnata alla fruizione dei cittadini».

Nel passato, in effetti, durante i lavori di realizzazione dello svincolo, a causa di una lite insorta con un privato, non è stato possibile realizzare per intero le mura di contenimento e il sottofondo del sottopasso. Mancanze che hanno provocato, in passato, allagamenti della carreggiata. «Ecco, è questa la parte dell’opera che oggi è stata consegnata – ribadisce Vinciullo – Se non venisse sperperato denaro pubblico, potremmo solo ridere ma, dal momento che si spendono le tasse dei cittadini, siamo autorizzati a essere incazzati». 

La visita di oggi di Falcone è stata l’occasione anche per effettuare un sopralluogo nel vicino cantiere della bretella Noto-Pachino, all’uscita dello svincolo di Noto. «Il cantiere – commenta Falcone – procede speditamente e, così come da tabella di marcia, nel mese di giugno il collegamento fra lo svincolo di Noto e la zona costiera di Lido di Noto sarà realtà».

Marta Silvestre

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